Il terzo libro con più traduzioni al mondo - dopo la “Bibbia” e “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry - sarà tradotto ancora una volta, ma in un linguaggio del tutto diverso: quello del cibo. “Le Avventure di Pinocchio”, l’iconico romanzo di fantasia per ragazzi scritto da Carlo Collodi (al secolo Carlo Lorenzini), è l’ispirazione per il menù letterario del ristorante Satricum, a Le Ferrerie (Latina), realizzato dagli chef e proprietari Max Cotilli e Sonia Tomaselli. Un percorso culinario composto da piatti da gustare con il relativo abbinamento di vino che rispecchia le metafore e i messaggi intrinseci dell’opera: l’idea di libertà, gli ostacoli, ma anche le gioie, la solitudine del burattino dal lungo naso e ma anche i momenti di condivisione. E se per il filosofo Benedetto Croce “il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità”, il racconto di Collodi diventa l’occasione per rielaborare la cucina in una chiave che faccia riflettere sulle varie tematiche narrate, sempre attuali, in un percorso culinario che si traduce in piatti che mettono in primo piano l’autenticità e la purezza dei sapori: un continuo dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione.
“Restare autentici, conservare il bambino che è in noi e metterci il cuore sempre”, è il pensiero che guida questa proposta gastronomica, che resterà in menù fino alla primavera 2025 con variazioni stagionali, arricchita dai colori e dai sapori della tradizione culinaria toscana. La data di lancio è prevista per il 24 novembre, ma il cibo non sarà l’unico protagonista: il ristorante aprirà le porte al pubblico con una mostra, ad ingresso libero, dedicata all’illustratore fiorentino Leo Mattioli (Firenze, 1928-1999), tra i più originali artisti del Novecento che hanno illustrato il romanzo, in collaborazione con il figlio Giovanni Mattioli. Solo per quella giornata verranno esposte anche 20 tavole originali realizzate tra il 1953 e il 1954, parte di un’edizione nazionale promossa per onorare la figura di Carlo Collodi, pubblicata da Vallecchi Editore. Con la possibilità di degustare un calice di bollicine e proposte della cucina di Satricum, la mostra comprenderà anche pannelli con illustrazioni create dal figlio Giovanni Mattioli: opere che rimarranno esposte nella sala del ristorante, contribuendo a generare un ambiente immersivo per arricchire l’esperienza gastronomica. La curatela dell’evento prevede anche che Giovanni Mattioli racconti, attraverso aneddoti e memorie, l’eredità artistica del padre, guidando i visitatori in un viaggio tra arte e gastronomia. Poi la serata proseguirà con la cena speciale, su prenotazione, con i piatti ispirati al racconto e alle mitiche gesta di Pinocchio.
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