“È importante che lavoriamo insieme per sostenere la prosperità del settore vinicolo europeo. Il Gruppo di Alto Livello sul futuro del Vino esemplifica l’importanza del dialogo e riconosce il valore significativo del vino come prodotto agricolo tradizionale profondamente legato alla nostra cultura e identità”: parole, affidate ai social (sua anche la foto, ndr), di Christophe Hansen, neo Commissario all’Agricoltura Ue, che ha voluto essere presente all’ultima riunione del Gruppo di Alto Livello Ue sul Vino, di scena, ieri, a Bruxelles, a cui erano presenti le rappresentanze di categoria (dalla Arev, che rappresenta i territori vitivinicoli, alla Ceev, che parla a nome delle imprese, dalla Cevi, che rappresenta i vignaioli indipendenti europei, al Copa-Cogeca, che riunisce aziende agricole e cooperative, da Efow, che rappresenta i consorzi di tutela, a Via Campesina, in rappresentanza del mondo più contadino, ad Ifoam, che rappresenta, invece, il mondo “organic”, ndr). In attesa di un documento finale che, da quanto apprende WineNews, non dovrebbe essere troppo diverso da quello sul tavolo prima della discussione uscito dall’incontro di novembre, la presenza istituzionale del nuovo Commissario è un segnale importante per il settore, che in Europa, da un lato, ha il sostengo di una parte della politica e di Paesi produttori che ne riconoscono il valore, non solo economico, ma anche culturale, agricolo e sociale, dall’altro, l’avversione di lobby spinte da chi, in nome di un salutismo quasi esasperato, chiede politiche che disincentivino non solo l’abuso, ma anche il consumo moderato di alcol, tagli ai fondi di promozione per il vino e così via.
Tra le altre cose sottolineate da Hansen, apprende sempre WineNews, la conferma del fatto che il vino sia molto di più di un prodotto di qualità, importante per cultura e territori, per il quale vanno mantenuti tutti gli aiuti ed i supporti possibili: il fatto che esistano dei fondi ad hoc per le crisi che il vino sta affrontando, dalla sovrapproduzione al cambiamento climatico, che vanno però inquadrati meglio, anche in un quadro di norme e regolamenti ancora da definire; la necessità di semplificare le norme per aumentare la competitività delle imprese, così come quella di potenziare l’enoturismo, e non solo, come fonte di reddito alternativo, per i produttori.
Un segnale importante e non scontato, quello della presenza del Commissario all’Agricoltura Hansen, che ha scelto l’incontro del Gruppo di Gruppo di Alto Livello Ue sul Vino per una delle sue primissime uscite pubbliche dopo la nomina della Commissione Ue, che dal 2025 si troverà a lavorare su tanti dossier di primaria importanza, anche per il settore agricolo e vitivinicolo.
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