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PER STOMACI FORTI

Sangue animale e pancake, testa di pecora e bachi da seta fritti: ecco i piatti peggiori al mondo

Le ricette più “disgustose” secondo il web, nella classifica by TasteAtlas. Scandinavia in pole position, ma c’è anche un po’ di Italia …
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Il risotto alle fragole italiano

Sangue animale su pancake e ravioli, un hamburger con patatine inserito dentro un calzone di pizza, testa di pecora bruciacchiata e bachi da seta fritti. No, non è la trama di qualche film di David Lynch - il regista cinematografico scomparso nei giorni scorsi e noto per il suo stile che fondeva surrealismo, noir e simbolismo onirico - ma la classifica di TasteAtlas “100 Worst Rated Foods in the World”, ovvero i 100 peggiori piatti al mondo secondo il web. Una lista da crampi allo stomaco, ma molto curiosa e che racconta molto delle varie tradizioni e culture di molti Paesi del mondo. C’è anche l’Italia, con due ricette: l’insalata di nervetti - piatto povero di origine lombarda composto da cartilagini e tendini di manzo bollite e serviti freddi con olive, cipolle o peperoni come contorno - che si posiziona alla posizione n. 15, e il risotto di fragole - il cui accoppiamento di sapori viene definito dal noto portale di food “improbabile” e i cui sapori contrastanti non sempre vengono apprezzati - alla posizione n. 62.
Ma andiamo con ordine. Sul podio tutti i piatti sono ricette provenienti dalla Scandinavia, con maglia nera per la Svezia che piazza due cibi su tre tra i peggiori. Il primo posto è per il “blodplättar” (letteralmente: “piastre di sangue”): pancake svedese, ma apprezzato anche in Finlandia e Norvegia, composto dalla normale frittella con l’aggiunta di sangue animale e guarnito con cipolle, spezie e marmellata di mirtilli. Poi c’è il “blodpalt” che, anche senza masticare il finlandese si riesce vagamente a intuire dove si andrà a parare: trattasi di ravioli preparati con farina di segale o orzo, e sangue animale, che originariamente doveva essere quello di renna, ma che oggi invece spazia tra più varianti anche a seconda delle regioni. Terzo posto per il “calskrove”, un piatto inventato dal locale Tre Kronor di Skellefteå, in Svezia: consiste in una pizza calzone farcita con hamburger (insieme a pane, guarnizioni e condimenti) e patatine fritte. Ipercalorico, è stato pensato per quelle persone che dopo aver trascorso una serata piuttosto alcolica non sapevano se mangiare una pizza o un hamburger.
Completano la “Top 10”, la testa di pecora bruciacchiata tipica dell’Islanda (“svið”), i bachi da seta fritti molto popolari in Thailandia (“hon mhaii”), il pane cileno realizzato con patate e farina (“chapalele”), le anguille in gelatina servite per strada a Londra, l’hambuger con il ramen che si può trovare negli Usa e mixa la tradizione statunitense con quella giapponese, le interiora di pesce condite con curry acido tipiche ancora una volta della Thailandia (“Kaeng tai pla”), e, infine, la “Aginares salata”, un’insalata greca composta da carciofi, limone, olio d’oliva, senape, aglio, aneto, sale e pepe.

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