Arriva dal Portogallo la speranza di poter riportare a tavola le vongole veraci made in Italy, un comparto ormai devastato dal granchio blu, “killer” degli allevamenti del Nord Italia. Parola di uno studio di Confcooperative Fedagripesca che, a fronte della massiccia importazione in Italia di questo mollusco, ha intravisto la possibilità di comperare vongole di piccole dimensioni dal Portogallo, dove vengono pescate in banchi naturali, e immergerle nel Delta del Po, andando a rivitalizzare, con il tempo, un’economia da oltre 100 milioni.
Occorre innanzitutto bonificare le acque infestate dal granchio blu e recintare adeguatamente le aree di produzione, e poi tornare a mettere in acqua il prodotto da allevare, afferma lo studio. Per far tornare attivi gli impianti, secondo lo studio, servirebbero almeno 200 quintali al giorno per un minimo di 10.000 quintali solo per iniziare, un quantitativo che raddoppia se si prende in considerazione anche il polo produttivo dell’Emilia-Romagna.
“Ma a frenare l’entusiasmo dei produttori ci sono anche ostacoli amministrativi. La vongola portoghese infatti - spiega Fedagripesca - ha una taglia minima di cattura di 35 millimetri e quindi occorre una deroga per i pescatori portoghesi che consenta di rivendere esemplari più piccoli adatti all’immersione”.
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