È un piccolo vigneto a Castagnito, nel Roero orientale. Da qualche anno racconta la sua storia attraverso una Barbera vinificata in appena 500 bottiglie. A interpretarla è Francesco Allerino, giovane enologo che ha scelto di partire da lì, da quel fazzoletto di terra, per dare un volto al proprio lavoro. L’azienda nasce alla fine degli anni Ottanta con suo padre Giovanni, che a diciott’anni decide di riprendere i terreni di famiglia e costruirci sopra un’attività agricola completa: vigneti, frutteti, allevamento. Ancora oggi, si coltivano le pesche del Roero e si allevano animali. Il vino si è sempre fatto, ma per lo più sfuso. Con l’ingresso di Francesco, la vinificazione è diventata una parte più strutturata dell’attività. Ma Francesco non ha fretta. Passo dopo passo sta costruendo uno stile personale. E la Barbera d’Alba Castellinaldo nasce proprio con questo spirito. Le uve arrivano da un solo appezzamento di oltre 55 anni. La vinificazione avviene in cemento, l’affinamento in legni di diversa provenienza e dimensione, scelti per accompagnare, non per incidere. Il risultato è una Barbera pulita, diretta, che riflette il territorio senza sovrastrutture. Ha profumi di frutta rossa matura, liquirizia, una leggera nota erbacea. Al palato è fresca, tesa, con buona acidità e un finale sapido. Da provare abbinata a un risotto al Castelmagno, oppure a una faraona al forno con le pesche del Roero.
(Fiammetta Mussio)
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