Maturazione in acciaio per la Vernaccia di San Gimignano Sant’Elena, firmata da Teruzzi. E poi sosta prolungata sulle fecce, per un bianco che esce mediamente due anni dopo la vendemmia. La versione 2018 possiede aromi floreali, tocchi di frutti tropicali ed erbe aromatiche, conclusi da una nota di mandorla fresca. Dolce, snello e continuo il sorso, dallo sviluppo sapido e dal finale persistente dai rimandi ancora fruttati. L’azienda di San Gimignano, 96 ettari a vigneto in biologico (con la superficie dedicata alla Vernaccia, 60 ettari, che è la più estesa tra tutte le cantine private dell’intera denominazione) produce in media 560.000 di bottiglie ed ha una storia non secondaria nel panorama del bianco della città delle Torri, che comincia nel 1974 con protagonista Enrico Teruzzi. Una storia lunga e importante, costellata di alti e bassi che, nel 2016, ha trovato nuova linfa, con il passaggio nell’orbita del Gruppo Terra Moretti, la holding di Vittorio Moretti che mette insieme Bellavista, Contadi Castaldi, Petra e Sella & Mosca, incontrando un rinnovato slancio e l’opportunità di una crescita più consapevole e di un rilancio convincente. La definizione stilistica dei vini, per esempio, ha imboccato strade più moderne ma al contempo più in linea con l’espressività varietale e quella del territorio, portando le etichette aziendali di nuovo tra quelle più significative dell’areale.
(fp)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025