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L’INTERVENTO

Terre d’Oltrepò, nella crisi interviene il Governo: arriva il Commissario, Luigi Zingone

La nomina da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Pieni poteri” per garantire attività vitivinicola e tentare il risanamento
COMMISSARIO, TERRE D'OLTREPO', Italia
I vigneti di Terre di Oltrepò (ph: Facebook Terre d’Oltrepò)

Come auspicato da alcuni (tra cui il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, ndr), il Governo interviene della crisi di Terre d’Oltrepò, la più grande realtà del territorio lombardo, già nella fase fondamentale della vendemmia, con la nomina a Commissario di Luigi Zingone, 49 anni, commercialista e curatore fallimentare presso il Tribunale di Roma, da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso. “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a seguito dell’ispezione ministeriale della Direzione Generale per i Servizi di Vigilanza conclusasi il 31 luglio, ha disposto, su indicazione del Ministro Adolfo Urso, la gestione commissariale della Cooperativa Terre d’Oltrepò, nata nel 2008 dalla fusione tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni e la Cantina di Casteggio”, si legge in una nota.
La decisione, spiega il Ministero, “è stata adottata per affrontare la grave crisi economico-finanziaria determinata dalla riduzione della produzione, dalle forti tensioni interne e dal concreto rischio legato alla prossima vendemmia, crisi che ha portato alle dimissioni del Consiglio di amministrazione e all’impossibilità di costituirne uno nuovo”. “Il Commissario nominato, il dottor Luigi Zingone, ha ricevuto dal Mimit pieni poteri per garantire la prosecuzione delle attività vitivinicole e, qualora ne ricorrano i presupposti, procedere al risanamento dell’impresa”.
“La nomina del Commissario Straordinario di Terre d’Oltrepò da parte del Governo è il primo passo per guardare con sincerità e competenza al futuro del Consorzio. Serve un’operazione verità per capire se, alla luce delle attuali condizioni provocate dalla mala gestione degli ultimi tempi, sarà possibile andare avanti o saranno necessari ulteriori interventi ancora più incisivi. A Luigi Zincone auguro buon lavoro e spero che da parte di tutti ci sia la volontà di sostenere la sua azione”, commenta, dal canto suo, lo stesso vicepresidente del Senato, e legatissimo al territorio, Gian Marco Centinaio.
Un passo avanti, si spera decisivo, dunque, per la salvaguardia di tanti viticoltori, ai quali anche il Consorzio dei Vini dell’Oltrepò, guidato da Francesca Seralvo, nei giorni scorsi, aveva espresso solidarietà e vicinanza, e per il nuovo tentanto di rilancio di una realtà, Terre d’Oltrepò, che mette insieme 5.000 ettari di vigneti, e 450.000 quintali di uva conferiti, in media, ogni anno, su un territorio, quello dell’Oltrepò Pavese, di 13.500 ettari.

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