Un nome e un marchio storico, quello di Oddero, nato alla fine dell’Ottocento nel comune di La Morra, quando Giacomo Oddero decise di imbottigliare i propri vini sotto il nome di famiglia, dando inizio ad un’avventura che prosegue da sette generazioni. A Giacomo, nipote del primo Giacomo di famiglia, è legata la storia e i successi più recenti di Poderi e Cantine Oddero, che oggi sua figlia Mariacristina e i nipoti Isabella e Pietro stanno continuando ad ottenere, prendendo su di sé la responsabilità e la guida di una struttura produttiva moderna (150.000 le bottiglie prodotte complessivamente), ancorché ancorata alla tradizione e al territorio, rispettosa dell’ambiente in vigna e del vino in cantina. I vigneti di Nebbiolo, Barbera e Dolcetto - tutti certificati biologici, per complessivi 35 ettari - sono suddivisi in parcelle, a volte anche piccole, di mezzo ettaro addirittura, distribuite su un’ampia zona nel cuore delle Langhe, toccando alcune delle Menzioni Aggiuntive più note. In cantina, invece, il legno grande domina nella maturazione delle etichette aziendali più significative. Ottenuto da uve Nebbiolo, il Langhe Rosato Rosa di Agosto riposa in acciaio per 3 mesi prima dell’imbottigliamento. La versione 2024 è di colore rosa antico sfumato e profuma di rose, viole e pompelmo. In bocca il sorso è cremoso e immediato, dallo sviluppo continuo e dal finale ancora floreale e dai toni agrumati.
(fp)
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