Pieni, strutturati e decisi i vini di Terlano; sottili, eleganti e austeri i vini di Andriano. Questa è la sensazione di massima che si ricava da una degustazione contemporanea delle etichette delle due cooperative altoatesine, che si sono unite nel 2008 senza però rinunciare alla forte identità che le contraddistingue: entrambe si trovano nella Val d’Adige che dopo Bolzano vira a nord-ovest verso Merano, ma Andriano si trova sul versante occidentale del fiume, godendo del sole delicato del mattino, mentre Terlano - sul lato opposto - gode del sole caldo pomeridiano. Due cantine distinte, quindi, come le rispettive produzioni, complementari nel risultato, che hanno permesso ad Andrian di mantenere i suoi 60 soci con la loro dote di 80 ettari di vigna e una produzione di 500.000 bottiglie divisa in due linee: le Selezioni e la linea Classica, di cui fa parte il Movado. I nomi della linea Classica sono di fantasia: in questo caso rappresenta il dinamismo della cantina, ma fra i bianchi ci sono anche Sauvignon Blanc Floreado, dedicato al suo bouquet aromatico; lo Chardonnay Somereto, che richiama le sue note estive (Sommer in tedesco) e il Pinot Bianco Finado, per la sua finezza. Vinificato in solo acciaio, il Movado 2024 è appuntito e nient’affatto amabile o amaricante: note nitide di fiori, susine e buccia di limone, anticipano un sorso morbido e sapido, ma attraversato da acidità agrumata e spezie orientali.
(ns)
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