Da Maxwell Wines Bilbao (Adelaide, Australia Meridionale) a Bodegas Faustino Legacy (Rioja, Spagna); da La Maison Cardinale (Bordeaux, Francia) a Church Road Winery Lausanne (Hawke’s Bay, Nuova Zelanda); da Domaine du Mont d’Or (Losanna, Svizzera) a Völker Restaurant & Events (Magonza - Assia Renana, Germania) a Viña Doña Paula (Mendoza, Argentina); da Ventozelo Hotel & Quinta (Porto, Portogallo) a Sterling Vineyards Valparaíso (San Francisco, Napa Valley, Stati Uniti); da Botánico by Casas del Bosque (Casablanca Valley, Cile) a Rambaldi Apartments (a Bardolino, sul Lago di Garda), di Guerrieri Rizzardi, storica cantina della Valpolicella e tra le “Famiglie Storiche” (l’associazione che riunisce 13 produttori iconici impegnati nella tutela e promozione dell’eccellenza dell’Amarone, con Allegrini, Begali, Bertani, Brigaldara, Masi Agricola, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti e Zenato, ndr): ecco i “Global Best Of Wine Tourism Award Winners” 2026, i vincitori del riconoscimento internazionale che premia i migliori progetti enoturistici del mondo, annunciati, nei giorni scorsi, nello storico Palais de la Bourse di Bordeaux, nella Conferenza Annuale n. 25 delle Great Wine Capitals (Gwc), il network che collega 11 città-simbolo del vino a livello mondiale.
La Great Wine Capitals Global Network, di cui Verona è la rappresentante italiana, riunisce territori che contano complessivamente 24,4 milioni di abitanti e registrano 56 milioni di arrivi turistici. La forza produttiva della rete è impressionante: oltre 29 milioni di ettolitri di vino all’anno, un vigneto che si estende su 516.000 ettari e più di 2.200 imprese del vino aperte agli enoturisti, con una crescita del +45% tra il 2022 e il 2024. La cerimonia ha segnato l’anniversario n. 25 della rete, nata proprio a Bordeaux, che ha ospitato l’evento come ritorno simbolico alle origini, rendendo omaggio alla città dove è nata la visione delle Great Wine Capitals e riconoscendo il suo ruolo duraturo nel collegare le più rinomate regioni vinicole del mondo.
E, anche nel 2025, le 11 Great Wine Capitals hanno premiato i migliori progetti tra esperienze enoturistiche per architettura, sostenibilità, accoglienza e innovazione: tra 623 candidature record, 75 vincitori hanno concorso per il titolo mondiale. “I vincitori di quest’anno rappresentano l’incontro tra passione, innovazione e senso del luogo, creando esperienze indimenticabili per i visitatori. È stimolante vedere come ogni Capitals continui ad alzare il livello di eccellenza nel turismo del vino, plasmando il futuro del nostro settore a livello mondiale”, ha detto Catherine Leparmentier, managing director della rete. “Mentre celebriamo 25 anni di collaborazione ed eccellenza, la rete continua a promuovere connessioni globali e autenticità locale. I vincitori del 2026 dimostrano come le nostre città siano leader nel proporre un turismo del vino di livello mondiale che rispetta la tradizione abbracciando al contempo l’innovazione”, ha aggiunto la neo presidente Jo Collins.
Le eccellenze premiate con il “Global Best Of Wine Tourism Award” 2026 saranno ora protagoniste sulle piattaforme internazionali del Great Wine Capitals Network, ambasciatrici di qualità e ispirazione per il turismo enologico mondiale.
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