Nel vocabolario della Maison Lallier, la gamma Réflexion rappresenta un esercizio di assemblage, per valorizzare l’identità dell’annata fuori dalle convenzioni del millesimato. Con R.021, decima edizione della linea lanciata nel 2014 e prima interamente firmata da Dominique Demarville, si racconta la vendemmia 2021, annata dalla resa limitata a causa di gelate e forti piogge, ma capace di offrire vini di struttura e acidità vibrante. La cuvée è composta per il 70% da vini del 2021 e per il 30% da vins de réserve del 2020. L’assemblaggio unisce il 49% di Pinot Noir, il 44% di Chardonnay e, per la prima volta, un 7% di Pinot Meunier, con un approccio che esclude ricette fisse e si fonda solo su uve da Premier e Grand Cru: Aÿ, Verzenay, Avize, Cramant, Oger e Vertus. L’8% dei vini base è vinificato in legno senza fermentazione malolattica, mentre il resto fermenta in acciaio, con malolattica svolta sull’80-90% della massa, per modulare la componente acida. Il dosaggio contenuto a 7 g/l riflette la volontà di mantenere equilibrio e leggibilità gustativa. Il profilo aromatico apre su una vivacità agrumata di lime e mandarino, intrecciata a note di nocciola e brioche. In bocca, R.021 è definito e scattante, con una progressione che gioca sulla leggerezza senza perdere profondità. La cuvée d’ingresso della Maison, che a partire da Aÿ conferma una visione identitaria e contemporanea dello stile Lallier.
(Chiara Giovoni)
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