Lo Champagne Blanc de Blancs L’Oubliée profuma di fiori di tiglio ad anticipare un ampio spettro di rimandi agrumati, per poi passare a cenni di pesca, mango, burro salato, panbrioche e spezie. In bocca il sorso è ben profilato e rotondo, dall’attacco saporito e dallo sviluppo fragrante, segnato da una vivace effervescenza, terminando in un finale affilato e di nuovo agrumato. Fu Jean Velut, negli anni Cinquanta del secolo scorso, ad avviare la viticoltura nei suoi terreni, ed oggi quel lavoro è proseguito dal figlio Denis e dal nipote Benoît. La famiglia Velut è proprietaria di quasi otto ettari a vigneto nei pressi del villaggio di Montgueux, per una produzione complessiva di 30.000 bottiglie. Siamo nella Côte des Bar, meglio nota come Aube, situata nella parte meridionale della regione Champagne. Un’areale sospeso tra Borgogna e Champagne, che solo nel 1927 fu definitivamente incluso nella denominazione della Champagne. Un’areale - coltivato in prevalenza a Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Bianco (conosciuto localmente come “Blanc Vrai”), Arbanne, Pinot Meunier, Petit Meslier e Fromenteau (variante locale del Pinot Grigio) - che, specie nel recente passato, sta assumendo una rilevanza significativa anche dal punto di vista della qualità dei suoi spumanti, caratterizzati da immediatezza fruttata e solida struttura, che li rende versatili, sia in gioventù che dopo diversi anni di maturazione.
(are)
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