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A CASA O IN AGRITURISMO? OVUNQUE FESTEGGERETE LA PASQUA ... ECCO I CONSIGLI DI WINENEWS PER UN BEL BRINDISI!

Italia
Consigli per un bel brindisi a Pasqua

C’è chi festeggerà a casa, con familiari o amici, imbandendo la tavola con le ricette tradizionali di cui ogni regione italiana è ricca; e chi preferirà banchettare in agriturismo, una ghiotta occasione per riscoprire i sapori del passato e i prodotti tipici delle nostre campagne (secondo Coldiretti saranno oltre 300 mila gli italiani che trascorreranno le vacanze pasquali in una struttura ricettiva agreste). Ovunque abbiate deciso di festeggiare la Pasqua, ecco i consigli di www.winenews.it sulle migliori bottiglie da stappare per un brindisi memorabile.
Cominciamo con le etichette per chi resta a casa: spesso a Pasqua si consumano specialità caratteristiche di questo periodo e destinate a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il resto dell’anno. Perché allora non concedersi una bottiglia esclusiva, rigorosamente made in Italy, e magari in formato magnum?
Per la categoria grandi rossi arrivano dal Piemonte la Barbera d’Asti Superiore Nizza la Court di Michele Chiarlo, dal naso affascinante e dal palato succoso e armonico, e il Barolo Sorì Ginestra di Conterno Fantino, complesso ed ampio. Parlando di grandi rossi, impossibile non nominare il Brunello di Montalcino, una delle denominazioni italiane più amate e conosciute nel mondo. Tre per tutti: Tenuta Nuova Casanova di Neri, osannato dal pubblico e dalla critica, Castello Romitorio di Sandro Chia, con le etichette personalizzate dal grande pittore della Transavanguardia, e Vigna di Pian Rosso Ciacci Piccolomini D’Aragona, cantina storica del territorio. Tra le grandi griffe toscane, almeno una volta nella vita si dovrebbero assaggiare il Solaia, vino-cult a base di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Cabernet Franc, e il Tignanello, entrambi prodotti da Antinori. Stessa aura di mito circonda il Masseto, prodotto nella Tenuta dell’Ornellaia e firmato Frescobaldi.
Chi ama le novità può provare Il Pino del Biserno, il nuovo grande rosso di Bolgheri di Lodovico Antinori, frutto di un blend di vitigni internazionali. Ma le etichette top toscane incontrano un concorrente di grandissima classe nel Montefalco Sagrantino 25 anni di Caprai-Val di Maggio, complesso, ricco e potente. Sempre dall’Umbria arriva il Cervaro della Sala, uno dei più grandi bianchi italiani, prodotto nella tenuta del Castello della Sala di proprietà di Antinori. Dall’Abruzzo il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Masciarelli, elegantissimo e adatto a un lungo invecchiamento. Ancora più a sud, troviamo il Taurasi Radici di Mastroberardino, dalla straordinaria complessità. Gli amanti dell’enologia siciliana non possono prescindere dal Cometa di Planeta, un Fiano di grande ricchezza e persistenza. Per chiudere in bellezza un grande pranzo niente di meglio delle note di albicocca e datteri del Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata, uno dei più famosi vini dolci italiani.
Chi decide di festeggiare la Pasqua in agriturismo sceglie in prevalenza i vitigni autoctoni della regione in cui si trova in vacanza: ecco allora alcune etichette rigorosamente legate al territorio, caratterizzate dal buon rapporto qualità/prezzo. In Lombardia a tutte bollicine con il Franciacorta Satèn di Contadi Castaldi, morbido e accattivante, e lo stesso in Veneto con il Prosecco di Valdobbiadene Dry Garnei di Bisol, ricco al naso e dalla bocca equilibratissima. Per gli enonauti in vacanza in Friuli consigliamo il Terre Alte di Livio Felluga, a base di Sauvignon, Tocai friulano e Pinot bianco, ma anche il Collio Sauvignon Ronco delle Mele di Venica & Venica, dai caratteri varietali marcati e dall’abbondanza di frutto al palato. In Piemonte si può scegliere il Barbaresco Bric Balin di Moccagatta, potente ed equilibrato, o il Barolo Lazzarito Vigna La Delizia Fontanafredda, da uno dei più prestigiosi vigneti di Serralunga. In Emilia Romagna è altamente raccomandato il Tauleto di Umberto Cesari, a base di Sangiovese, potente e dal lungo finale. In Toscana, meta da sempre privilegiata per i suoi splendidi agriturismi, si può scegliere il Chianti Classico Castello di Fonterutoli, autentico fuoriclasse della sua denominazione, e il Chianti Classico Don Tommaso Fattoria Le Corti, di gran pregio e carattere. In Maremma sapori autentici del territorio con il Morellino di Scansano Castello di Montepò di Jacopo Biondi Santi, dal buonissimo rapporto qualità/prezzo. Spostandosi più a sud, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Plenio di Umani Ronchi è un vino di grandissima consistenza coniugata a grande raffinatezza. In Umbria segnaliamo il Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio di Lungarotti, ottima espressione del territorio, mentre in Abruzzo impedibile il Montepulciano d’Abruzzo San Calisto di Villa Reale, dall’imponente impatto gustativo. Tutti i profumi e i sapori della Sicilia nell’Haermosa, uno Chardonnay prodotto dalla Masseria del Feudo Grottarossa.
E a Pasquetta? Per il classico pic-nic fuoriporta meglio scegliere vini non troppo impegnativi, per accompagnare piatti leggeri, salumi e formaggi tipici. Perfetto il Centine Rosé, primo vino rosato di Castello Banfi, una delle più famose griffe del Brunello di Montalcino. Blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, è un vino fresco dal colore rosa vivace con aromi fruttati, ben equilibrato e con una lunghezza nel finale davvero eccezionale.

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