Dalla Mozzarella di Bufala Campana con pomodorino del piennolo del Vesuvio, al Baccalà croccante, fagioli e tarallo mandorle e pepe, dalle Candele spezzate al ragù napoletano classico e pecorino semistagionato, al Lombo di manzo, melanzane grigliate e gocce di pomodoro arrosto, al Gran Babà. Protagonista assoluto delle scene teatrali, Eduardo De Filippo fu anche un amante del buon cibo, autore sul palcoscenico di testi che comprendevano momenti di esaltazione della tradizione culinaria napoletana, attraverso tavole imbandite con diverse vivande quali il ragù fumante, i rigatoni, il cappone, la frittata di cipolle o il caffè. E questo è il menu della cena ispirata alle ricette delle opere del più importante drammaturgo italiano del Novecento, tributo del “Food & Book” n. 9 del Festival del Libro e della Cultura Gastronomica, di scena domani, 27 ottobre, nel Castello La Querceta, a Montecatini Terme, dove il grande attore e commediografo napoletano, con la sua compagnia, appena costituita insieme ai fratelli Peppino e Titina, nel 1931, a soli 31 anni, mise in scena al Teatro Palazzo uno dei suoi primi spettacoli.
Un menu che sarà firmato dallo chef stellato Marcello Leoni del “Il Pappagallo“ di Bologna e dallo chef Pietro Parisi, con la collaborazione degli allievi del rinomato Istituto Alberghiero Martini, che ha sede nel Castello, e, in abbinamento, i vini del Consorzio Roma Doc, in ricordo dei successi del “grande Eduardo” nella Capitale. E come è tradizione per gli eventi gastronomici di “Food & Book, il cibo incontrerà le parole e, in questo ambito, anche la musica: durante la cena, l’attore Gino Manfredi reciterà poesie eduardiane sull’argomento, mentre la cantautrice Patrizia Cirulli interpreterà brani dal suo album “Fantasia” in cui ha musicato le poesie di De Filippo.
Eduardo De Filippo può essere considerato un promotore e anticipatore della difesa della tradizione gastronomica del territorio che oggi, per fortuna, si sta sempre più affermando essendo un punto di forza per il food & beverage italiano. Anche tra le sue poesie sono numerosi i suoi componimenti dedicati al cibo: tra questi “‘O Sartù” (“Nu Sartùrturzuto e àveto, ova toste e purpettine, cu ‘epesielle e chin’ ‘e provola parmigiano e fegatini, zuco ‘e carne a ffuoco lento, fin’a qu anno ll”e cuociuto, quann’č cuotto o sta a mumento, n’avvampata e ll”e arrussuto), e “O Rraù” (‘O rraù ca me piace a me, m’ ‘o ffaceva sulo mammà. A che m’aggio spusato a te, ne parlammo pè ne parlà. Io nun songo difficultuso, ma luvàmell’ ‘a miezo st’uso. Sì, va buono: cumme vuò tu. Mò ce avèssem’ appiccecà? Tu che dice? Chest’è rraù? E io m’a ‘o mmagno pè m’ ‘o mangià … M’ ‘a faje dicere na parola? Chesta è carne c’ ‘a pummarola).
L’arte eclettica di Eduardo De Filippo è perfettamente in sintonia con il concept che ha dato fin dall’inizio l’incipit alla realizzazione del Festival “Food & Book”, diretto da Sergio Auricchio e Stefano Carboni: la cultura del cibo, il cibo nella cultura. E che torna nell’affascinante cornice liberty di Montecatini Terme, con il suo format originale che coinvolge scrittori e autori - da Adriana Assini a Francesca Romana Barberini, da Ernesto Di Renzo a Anna Maria Gehnyei, da Leonardo Gori a Marianna Jajac, Alice Lupi, Fabiola Pulieri, Silvia Scapinelli, Antonello Senni, Dario Stefàno, Marco Vichi, Stefania Viti e Giampaolo Zuliani - che, nei loro libri, raccontano il cibo e chef che il cibo lo presentano con le loro ricette e spesso in libri di successo, tra incontri letterari, workshop, convegni, degustazioni, cene a tema, mostre e visite guidate.
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