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COLDIRETTI SU DATI ISTAT

Addio ai piccoli Comuni, anima dell’Italia e del made in Italy, che si stanno spopolando

La popolazione italiana cala solo nei territori con meno di 5.000 abitanti (70% dei Comuni italiani) che hanno perso oltre 35.000 residenti in un anno
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In un solo anno i piccoli Comuni hanno perso oltre 35.000 abitanti

Sono la vera “anima” del Belpaese e delle produzioni made in Italy, custodi della storia e della cultura delle comunità che ne sono alla base, e che, nonostante tutto, ne portano avanti la tradizione che, oggi come ieri, continua a rappresentare la principale fonte economica e turistica, e, dunque, di sviluppo, di interi territori, ma i piccoli Comuni si stanno spopolando tanto da aver perso qualcosa come oltre 35.000 residenti in un solo anno. Lo dicono i dati Istat, analizzati da Coldiretti, sulla popolazione residente in Italia, che mettono chiaramente in luce il rischio abbandono per i 5.030 Comuni con meno di 5.000 abitanti presenti sul territorio nazionale.
Il calo generale della popolazione italiana rilevato dall’Istat colpisce, infatti, praticamente solo queste realtà che ospitano appena il 16% della popolazione nazionale, ma rappresentano il 70% del numero totale dei Comuni italiani e il 54% dell’intera superficie italiana. Non a caso il 92% delle produzioni tipiche nazionali, ricorda Coldiretti, nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di 5.000 abitanti, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
I piccoli borghi hanno un valore storico, culturale ed ambientale in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti. Un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole e dagli allevamenti con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
Va, dunque, contrastato lo spopolamento che acuisce anche, conclude Coldiretti, la situazione di solitudine delle aziende agricole, aumentando la tendenza allo smantellamento non solo dei servizi, ma anche dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio.

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