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Vino: con “Vinconnect” vendita diretta “a distanza” da una sponda all’altra dell’Atlantico da un’idea di Kevin Sidder, ex esperto di investimenti bancari in gruppi come Credit Suisse e Blue Beacon Capital ... WineNews l’aveva già segnalata come una delle nuove eno-professioni di tendenza quasi un anno fa: il “wine hunter”, la nuova figura professionale a cui, con la vendita diretta che non solo si conferma canale privilegiato di acquisto, ma sempre più interessa anche i vini di alta gamma, per accorciare i tempi e rendere più semplici gli affari, si rivolgono cantine ma anche enoteche, alla ricerca di una clientela sempre più precisa ed esclusiva, semplici appassionati ma anche collezionisti - di cui il wine hunter conosce gusti e preferenze personali in fatto di vini - con cui stringere contatti. E che si sta evolvendo rapidamente via web. è il caso di VinConnect (www.VinConnect.com), nuova avventura imprenditoriale di Kevin Sidders, ex esperto di investimenti bancari in gruppi come Credit Suisse e Blue Beacon Capital. “VinConnect opera come canale di vendita diretta tra alcune delle più prestigiose cantine europee e il consumatore Usa”, spiega Sidders sul sito. Non si tratta di uno semplice sito di e-commerce: l’utente si iscrive il sito, e tramite questo ad una delle mailing list delle cantine con cui fa da tramite, che mandano direttamente (ma attraverso VinConnect), di volta i volta, e a seconda delle disponibilità, offerte su particolari bottiglie o lotti. Se vengono ordinati, poi, i vini vengono spediti al magazzino della società nella Sonoma Valley, in California, e spediti direttamente ai compratori. Risolvendo molti problemi legati alle pratiche di spedizione di vini dall’estero verso gli States, legati a permessi di importazione, licenze ed altro. Le cantine che fanno parte del gruppo, ad oggi, sono per la maggior parte italiane, da Piemonte (Borgogno, E. Pira, La Spinetta, Massolino, Pelissero e Roberto Voerzio) e Toscana (Castello dei Rampolla, Castello del Terriccio, Ciacci Piccolomini, Fontodi La Massa e Le Macchiole) ma anche francesi, dalle regioni delle Borgona e dello Chablis (Clos de Tart, Louis Michel e Vincent Girardin) e della Valle del Rodano (Domaine du Pegau, Gourt de Mautens, M&S Ogier e Viellie Julienne). Come è nata l’idea? Semplicemente perchè “la vendita diretta è il segmento del mercato del vino che sta crescendo più rapidamente”, spiega Sidders. Il futuro dirà se avrà ragione, e se altri si inseriranno in questo tipo di business. Ma la vendita diretta “a distanza” sembra proprio una di quelle frontiere destinate ad allargarsi anche nel mondo del vino.

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