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IL TREND

Agriturismi, 2023 da record: 26.000 aziende e valore alla produzione di 1,6 miliardi di euro

Le cifre di un settore in salute, protagonista di “AgrieTour” (Arezzo, da oggi al 27 ottobre), in Toscana, Regione leader delle vacanze in campagna
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Crescono gli agriturismi in Italia (ph: Freepik)

Sono indispensabili per chi va alla ricerca di relax a contatto con la natura, lontano dai “rumori” e dalle luci della città, ma anche particolarmente gettonati dai buongustai che sovente qui trovano una vera cucina a chilometro zero. E per gli amanti dello sport all’aria aperta, di una passeggiata magari in vigna, di esperienze da vivere nel verde, proposte sempre in numero maggiore, non ci può essere scelta migliore. Parliamo dell’agriturismo che continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e, trasversalmente, del turismo. Il numero di aziende agrituristiche nel Belpaese, infatti, ha continuato a crescere anche durante tutto il periodo pandemico: +1,3% nel 2021 sul 2020 e +3,3% sul 2019, per arrivare nel 2023 a 25.849 aziende (+5,2%). Una crescita da considerare anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro (1,6 miliardi di euro, +44,8% sul 2020): l’agriturismo, per valore, rappresenta l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie. A stagione agrituristica ancora in corso, le previsioni sull’andamento degli affari per il 2024 vedono gli ottimisti (42%) continuare ad essere largamente prevalenti sui pessimisti (6%), seppur con valori meno positivi di quelli relativi all’andamento degli affari 2023 in cui la domanda per la prima volta ha superato la quota dei 4 milioni di arrivi, +35% e +8,5% sul 2019, e dei 15,5 milioni di pernottamenti (+29,2%) con una offerta che continua a crescere (+1,8%). Ha toccato il 58% la quota dei pernottamenti stranieri in agriturismo, mentre è stato di 1,6 miliardi di euro il saldo positivo della bilancia dei pagamenti turistica italiana.
In cima alla classifica dei Paesi di provenienza dei turisti stranieri ci sono Germania con 700.000 tra arrivi e presenze, Paesi Bassi (161.000), Francia (143.000), Stati Uniti d’America (132.000), Svizzera (125.000). La Toscana, nel 2023, resta la Regione dei record con 5.797 imprese agrituristiche (+4,7%), che rappresentano il 21,8% dell’offerta agrituristica nazionale e il 6,2% sul totale delle 244.287 strutture ricettive italiane presenti (hotel compresi).
La Toscana e la provincia di Bolzano, insieme, detengono complessivamente il 42% degli arrivi (in Toscana 1.173.256; +34,9%) e il 53% delle presenze (in Toscana 4.909.701; +29,8%). Sono 5.135 le aziende con alloggio per 88.253 posti letto (+3,9%), 201 (+16,9%) quelle con piazzole di sosta (agricampeggi) per un totale di 2.226 posti letto. Ed ancora, oltre 2.000 hanno un’offerta di ristorazione per quasi 74.000 posti a sedere mentre sono poco più di 1.700 quelle con degustazione e 2.800 le aziende con attività ricreative, sportive, culturali. Il 32,6% degli agriturismi sono biologici e il 49,8% delle aziende agrituristiche della Regione ha prodotti a indicazione geografica con le fattorie didattiche che arrivano al 9,2% dell’offerta (erano il 4,2% nel 2018). La prima provincia per numero di strutture è Grosseto con oltre 7.000 posti letto, seguita da Siena (oltre 6.000), quindi Firenze e Arezzo con 2.700 posti letto.
Un settore che è protagonista di “AgrieTour” n. 22, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale di scena ad Arezzo Fiere e Congressi (da oggi al 27 ottobre). L’evento, punto di riferimento per un settore in crescita per offerta e per innovazione, quest’anno ha come filo conduttore l’“Intelligenza Artificiale” declinata ai settori dell’agricoltura e dell’accoglienza.

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