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Agriturismo, non è un mestiere per vecchi: in Italia un titolare su quattro ha meno di 35 anni

Il settore è attraversato da un importante ricambio generazionale. L’indagine AgrieTour, il salone nazionale dell’agricoltura ad Arezzo 

Gestire un agriturismo nel nostro Paese è sempre più un lavoro prediletto dai giovani: il 25% delle strutture agrituristiche, ovvero una su quattro, è guidata da un titolare under 35. Lo dicono i risultati dell’indagine, svolta su un campione di 1.000 strutture ricettive di campagna, realizzata da agriturismo.com e AgrieTour -  presentata al Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura, chiuso ieri ad Arezzo  - che dimostra come il settore stia vivendo un importante fase di ricambio generazionale.
L’indagine presenta anche un’analisi dei flussi e della clientela degli agriturismi italiani: crescono le presenze di stranieri per il 57% delle strutture, che tuttavia si rivolgono ai tour operator soltanto nel 39% dei casi. Al primo posto dei servizi richiesti dagli agrituristi, ci sono i corsi di cucina, seguiti da escursioni, a piedi o in bicicletta, quindi attività agricole interattive, fattoria didattica e equitazione.
Emerge anche come il 73% delle strutture abbia adottato soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, mentre stenta a decollare l’agritech, dal momento che l’81% del campione non utilizza ancora soluzioni tecnologiche innovative nella produzione agricola. Il 53% offre servizi di ristorazione, e il 55% si occupa della trasformazione dei prodotti, che per il 92% dei casi viene commercializzata direttamente attraverso l’e-commerce, tanto che il 35% degli agriturismi ha un proprio sistema di vendita online.
Secondo l’analisi dei flussi  compiuta dall’Osservatorio AgrieTour, l’agriturismo gode di una tendenza a una parziale destagionalizzazione dei soggiorni (12,5% dei soggiorni in mesi non estivi), all’aumento della loro durata media. L’agriturista tende a privilegiare mezzi di trasporto propri (automobile 88,5%) ed è portato al fai da te e alla disintermediazione (il 75% degli ospiti ha prenotato il soggiorno contattando direttamente l’agriturismo). Tra i motivi della scelta del territorio da visitare, prima su tutte c’è la ricerca di relax e benessere, seguita dalla presenza di città d’arte e attrattori culturali, in particolare per i turisti stranieri, e dall’enogastronomia locale. Gli interessi degli agrituristi sono legati alla gastronomia locale e prodotti agricoli, ma in aumento sono anche la richiesta di esperienze di turismo rurale e sostenibile e di attività all’aperto e a contatto con la natura.
Ma perché si sceglie l’agriturismo? Sono 8 i fattori principali: l’esigenza di scappare in un luogo tranquillo, sicuro, ma anche abitato, non deserto ed isolato; il buon cibo, la buona cucina e la convivialità, la scoperta dei luoghi e delle bellezze di un territorio. Ma anche il richiamo degli spazi aperti, la voglia di libertà dal chiuso degli spazi cittadini e la possibilità di trascorrere del tempo con gli agricoltori e le loro famiglie. A questo si somma la scoperta delle strutture da parte delle scuole, grazie a laboratori e pacchetti che si rivolgono in particolare al ciclo della scuola primaria e secondaria, il luogo ideale per la vacanza delle famiglie con bambini, e l’interesse per l’ambiente e per la sostenibilità.

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