AL VIA OGGI LA VENDEMMIA A POMPEI. IN ANTEPRIMA ANCHE LA MOSTRA “VINUM NOSTRUM”, DI SCENA NEL 2010 A FIRENZE ED UN PROGETTO DI MARKETING STRATEGICO-CULTURALE LEGATO ALLA DISTRIBUZIONE DEL VINO “VILLA DEI MISTERI” BY MASTROBERADINO

Oggi si vendemmia negli scavi di Pompei … Ed è l’occasione per il Commissario all’Area Archeologica Marcello Fiori per firmare un protocollo d’intesa con l’assessorato all’agricoltura della Regione Campania, guidato da Gianfranco Nappi. Il progetto è volto alla valorizzazione delle biodiversità e alla promozione della coltura agricola nelle aree demaniali del sito archeologico, secondo criteri biologici. Sarà presentata, in anteprima, anche la mostra “Vinum Nostrum”, di scena poi a Firenze nel giugno 2010 e un nuovo progetto di marketing strategico legato alla distribuzione del vino “Villa dei Misteri” by Mastroberardino (la griffe campana al centro di questa idea culturale ed imprenditoriale che ruota su Pompei), prodotto con uve provenienti da ceppi di vite presenti a Pompei all’epoca dell’eruzione del 79 d.C., che sigillò la città vesuviana sotto una coltre di ceneri e lapilli.

La curiosità - Uva e biodiversità a Pompei
Il vino degli antichi romani e la biodiversità delle culture nelle campagne attorno agli scavi sono le chiavi del rilancio di Pompei. E’ la premessa della vendemmia n. 9 negli scavi della città antica, che darà le 1.800 bottiglie utilizzate come “biglietto da visita” dell’area archeologica nelle Ambasciate di tutto il mondo. Inoltre, nei 22 ettari racchiusi nell’antica città muraria, ancora gestiti da contadini che pagano un canone di affitto, dove da tempo la coltivazione è regolata con il divieto di utilizzare mezzi pesanti o pesticidi, si è isolata da 250 anni una fascia in perfetto equilibrio biologico che diventa, grazie ad un accordo tra Regione e Commissario delegato all’area archeologica, il terreno su cui attuare un progetto di valorizzazione della biodiversità e promuovere coltivazioni biologiche. I frutti di questa agricoltura, poi, saranno degustati e venduti in appositi corner nelle aree di ristoro degli scavi pompeiani.