Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è sempre più importante nella nostra società e la sua crescita, in quanto a capacità e potenziale, è velocissima. Tanto che già da tempo l’IA viene applicata e testata per assistere il settore agricolo: dalla protezione dei vigneti dai parassiti, anche grazie al prezioso contributo della Fondazione Edmund Mach, fino alla raccolta di dati diagnostici sulla salute e lo stato delle vigne. L’ultima novità nella ricerca sull’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in agricoltura è offerta dalla partnership tra il Vrai (Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab) del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, del Consorzio Marche Biologiche e del gruppo Apra che, nel corso del loro programma Si-Riparte, dedicato all’innovazione tecnologica per gli agricoltori, sotto la guida della Cooperativa Agrobiologica Montebello di Isola del Piano, nella provincia di Pesaro e Urbino, hanno utilizzato dispositivi elettronici di rilevazione (applicabili anche su trattori di vecchia generazione) che, nonostante il basso costo, sono capaci di acquisire dati in tempo reale circa le operazioni in campo, poi processati all’interno di un sistema di tracciabilità che consente di effettuare azioni di monitoraggio. L'applicazione dell’intelligenza artificiale porta ad un aumento della produttività di oltre il 10% e ha, tra i suoi vantaggi, la disponibilità immediata di tutte le informazioni agronomiche ed economiche necessarie alle singole aziende agricole per ottimizzare le risorse e la massimizzazione dell’attività aziendale, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei consumatori.
L’obiettivo del progetto è lo sviluppo e la prova in ambiente operativo di un sistema innovativo per la digitalizzazione rapida ed economica delle aziende, che permetta di facilitare il caricamento dei dati all’interno del software tramite dispositivi a bassa interazione dell’utente, adatto anche per imprenditori che non siano “nativi digitali”. L’apposizione sui macchinari di dispositivi in grado di geo-referenziare e registrare le varie operazioni condotte in campagna, infatti, rende immediatamente disponibili tutte le informazioni agronomiche ed economiche necessarie alle singole aziende agricole. Dal punto di vista della gestione agronomica i vantaggi sono notevoli, con ripercussioni positive che vanno dalla registrazione delle attività di campo e compilazione dei registri necessari alla possibilità di interventi mirati, che evitano sprechi di risorse impiegate e migliorano la resa delle coltivazioni, resi fattibili dal Decision Support System. “La digitalizzazione - spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche - aiuta l’agricoltura a tracciare la filiera per accrescere la fiducia tra chi produce e chi acquista. Il vantaggio per gli agricoltori è duplice: da un lato si può risparmiare tempo diminuendo i costi per le operazioni in campo e dall’altro si facilita l’inserimento dei dati, con un potenziale impatto positivo anche sui ricavi delle aziende agricole”.
“Conclusa positivamente l’esperienza BioCereals 4.0, grazie alla quale è stato possibile migliorare ed efficientare in maniera sostanziale gli standard tecnologici della Cooperativa, ora si è deciso di presentare un progetto denominato Si-Riparte - SIstemi digitali Rapidi, Innovativi e Partecipati per l’integrazione delle piccole/medie imprese agricole marchigiane nelle filiere biologiche globali - spiega il professor Adriano Mancini del Vrai Lab - acronimo che sottolinea la continuità con quanto fatto precedentemente e che punta a risolvere le criticità rilevate, consapevoli che quanto raggiunto è solo un punto di partenza e non di arrivo”.
Grazie alla partnership scientifica con il Vrai, la Cooperativa Agrobiologica Montebello si è dotata di strumenti tecnologici all’avanguardia tra cui QualiWare (un software gestionale per il monitoraggio documentale e qualitativo delle colture e quindi dei prodotti conferiti dalle aziende agricole alla cooperativa), Agrigis, un Decision Support System a disposizione di 10 aziende pilota (fornisce indicazioni utili alla gestione agronomica ed economica dell’azienda stessa compresa la gestione digitale del quaderno di campagna), I-cereals (un software gestionale per la gestione dello stoccaggio dei cereali in funzione della qualità dei conferimenti e delle caratteristiche dei prodotti che si devono ottenere con la lavorazione successiva: molitura e pastificazione).
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