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ANGELO GAJA: ECCEZIONALE LA VENDEMMIA 2004! MA CHE FINE HA FATTO LA COMUNICAZIONE?

Italia
Angelo Gaja

Non ama troppo esporsi nel circo mediatico Angelo Gaja, uno dei più grandi e riservati vignaioli italiani. Ma quando lo fa, coglie il bersaglio con la precisione di una freccia. A Winenews parla della vendemmia 2004: un’annata eccezionale, che però rischia incredibilmente di passare in sordina perché non se ne è parlato molto. O meglio, come è successo anche negli anni passati, se ne è iniziato a parlare quando ancora era troppo presto per qualunque valutazione realistica - a luglio, agosto, alcuni addirittura a giugno - e poi, quando la vendemmia è terminata e l’uva in cantina ha consentito di valutare l’effettiva qualità dell’annata, anche da un punto di vista tecnico e non solo indicativo, nessuno ha più tirato in ballo la vendemmia 2004.

“Negli anni passati - afferma Angelo Gaja - le vendemmie sono state sempre precedute e accompagnate da un tam tam mediatico che il mondo del vino riteneva utile - più se ne parla meglio è - per far nascere nel consumatore un interesse, una predisposizione ad acquistare i vini che sarebbero poi arrivati sul mercato. Speranze ampiamente disattese dacchè i consumi sono continuati inesorabilmente a calare”.

Dopo tante previsioni, spesso campate in aria, adesso l’uva è definitivamente raccolta, ed è il momento giusto per fare una valutazione. “La mancanza di comunicazione - sostiene Gaja - non incrina minimamente una grande verità: quella del 2004 è una grande vendemmia. In cantina i produttori si troveranno ottimi vini, ed è quello che conta. E quando le bottiglie cominceranno ad arrivare sul mercato, anche i consumatori non tarderanno ad accorgersi della loro qualità e li vorranno sicuramente acquistare. All’ottima qualità si affianca anche una quantità abbondante, e a guadagnarci saranno ancora i consumatori perché questo avrà un forte effetto calmiere sui prezzi. Dopo una lunga sequenza di annate calde e asciutte, che avevano contribuito a concentrare le uve già nel vigneto e a generare vini ricchi di struttura e alcool, questa vendemmia ha inaspettatamente premiato anche i viticoltori che abitualmente rincorrono la quantità. La conseguenza è che ritorneranno sul mercato anche i vini fragranti, di medio corpo, profumati e beverini, a ricordarci i piacevoli vini della quotidianità che temevamo fossero ormai definitivamente scomparsi. Ma non mancheranno, nel 2004, i vini grandiosi, quelli che nascono dalle cure nel vigneto, attente se non anche esasperate”.

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