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Vino: Winenews-Vinitaly,vino caro alla memoria non ha griffe ... C’é chi l’ha bevuto al ristorante pagandolo con il suo primo stipendio, chi l’ha degustato in una cena romantica in compagnia della futura moglie o del futuro marito, chi ancora dopo 30 anni ricorda l’emozione di averlo assaggiato insieme al nonno: è il ‘vino della memoria’, impresso in maniera indelebile nei ricordi. Secondo il 74% degli eno-appassionati italiani è un vino che “non si identifica con un’etichetta griffata o famosa, ma che è legato ad un momento speciale della propria vita”: lo rivela un sondaggio di www.winenews.it e Vinitaly. Secondo la maggioranza (74%) di chi ha risposto al sondaggio di WineNews-Vinitaly (un totale di 1.194 ‘enonauti’, amanti del buon bere e di internet), il ‘vino della memoria’ è legato a situazioni, persone o luoghi speciali. Moltissimi quelli che identificano il ‘vino della memoria’ con il primo vino bevuto in assoluto da bambini, piccola trasgressione sotto il controllo e la supervisione del padre o del nonno: un tempo infatti si usava far bere un pochino di vino a 10-12 anni, perchè ‘fortificava e faceva buon sangue’. A rispondere prevalentemente maschi (82%), il 54% fra i 30 e i 45 anni; 85% con titolo di studio.

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