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Vino: Winenews, territorio più noto è Montalcino ... Sempre più radicati nel nostro Paese due opposti modelli di marketing enologico: per i grandi vini, le denominazioni di origine rappresentano un enorme punto di forza per i territori, nonché il vettore di identificazione con le loro produzioni. In altri territori, come la Sicilia, il Salento o il Trentino, le denominazioni riscuotono un appeal decisamente minore, ed i consumatori dimostrano di avere altri riferimenti: produttori, vitigni o addirittura i nomi specifici dei vini. Questo lo scenario che emerge da un’inchiesta di www.winenews.it e della Facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio dell’Università del Salento. Nel primo caso, esempi probanti sono il Brunello di Montalcino, “gioiello” di un territorio che risulta anche il più noto agli intervistati, ma anche il Barolo, l’Asti Spumante, il Franciacorta, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il Nobile di Montepulciano. L’indagine mette in luce, inoltre, il rapporto tra forza delle denominazioni e flussi eno-turistici: secondo il sondaggio il territorio di Montalcino è quello decisamente più noto (il 98% degli intervistati ha affermato di conoscerlo), a conferma dell’attenzione da parte dei consumatori verso l’origine dei vini importanti. A seguire Chianti e Trentino (entrambi 96%), Montepulciano (94%), Salento e Franciacorta (entrambi 93%), Asti e Langhe (entrambi 91%), Conegliano e Valdobbiadene (89%) e infine Sicilia (82%). É evidente come territori tradizionalmente a vocazione enoturistica siano quelli maggiormente gettonati: al primo posto si colloca il Chianti (l’80% lo conosce perché lo ha visitato), seguito da Trentino (il 69%), Montalcino (67%), Montepulciano (il 57%), Franciacorta (56%), Sicilia (53%), Langhe (49%), Asti (47%), Salento (47%), Conegliano e Valdobbiadene (40%). Agli enonauti è stato anche chiesto quali sono i fattori più importanti presi in considerazione nel momento di acquistare un vino. I dati rilevano che per i consumatori l’importanza maggiore nell’atto d’acquisto è rappresentata dal rapporto qualità-prezzo (60% delle risposte), dalla precedente soddisfazione (36%), dal rispetto delle aspettative ante-acquisto. A seguire assumono importanza la natura autoctona dei vitigni (27%), la ricerca di sensazioni legate ai luoghi di origine (24%), il desiderio di provare nuovi gusti (18%), il brand del produttore (16%).

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