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L’ANNIVERSARIO

Antica Bottega del Vino, tempio del vino italiano, ed una decade con l’oste Luca Nicolis alla guida

Il presente ed il futuro di un luogo del cuore per chi ama il vino, delle “Famiglie Storiche”, con una cantina da 4.700 etichette e 18.000 bottiglie

Dal super appassionato che vuole aprire una grande bottiglia, magari anche rara e di un’annata vecchissima, da degustare con un buon piatto d’autore, alla persona più semplice che cerca un calice buono ma disimpegnato, e magari con un tradizionale e popolare cicchetto, da chi si siede a tavola per affari a chi cerca un semplice momento di convivialità, a Verona, c’è un luogo che è più di una tappa obbligata, ovvero la storica Antica Bottega del Vino. Un luogo magico (che è anche uno dei posti del cuore di WineNews, ndr), ricco di storia, con una carta dei vini tra le più ampie e profonde d’Italia e non solo, oggi di proprietà delle “Famiglie Storiche”, associazione che riunisce 13 tra i nomi più importanti del vino della Valpolicella, che nel 2024 celebra un anniversario particolare. “Dieci anni di successi e riconoscimenti nazionali e internazionali, di sinergia con Famiglie Storiche e di quotidiana e appassionata ricerca. Antica Bottega del Vino celebra il decennio di attività del suo direttore Luca Nicolis, che, dal 2014, guida una squadra affiatata e ha contribuito a rendere la Bottega un’icona non solo per la città di Verona ma per tutti gli amanti del vino, dell’alta cucina e della migliore ospitalità”, spiega una nota.
“Erano i primi giorni di gennaio 2014 e mi ha chiamato uno dei membri di Famiglie Storiche e la settimana seguente stavo già iniziando l’entusiasmante esperienza all’Antica Bottega del Vino” ricorda Luca Nicolis. “Quello che più mi gratifica è la certezza di aver creato una famiglia assieme a tutti i membri della squadra, con cui c’è grande complicità: molti di loro sono presenti da oltre dieci anni ed è un piacere averli visti crescere sia professionalmente che personalmente. Ringrazio Famiglie Storiche per questa opportunità: hanno creduto in me e fin dall’inizio si è creata un’armonia perfetta. La certezza è che questi dieci anni sono solo il punto di partenza di altri progetti ambiziosi con Famiglie Storiche, che allargheranno gli orizzonti dell’Antica Bottega del Vino”.
Quando arriva all’Antica Bottega del Vino, Luca Nicolis ha alle spalle importanti esperienze nel mondo dell’alta ristorazione e dell’hotellerie: dal veronese Desco all’Albereta in Franciacorta accanto a Gualtiero Marchesi, fino all’Arpège, tristellato di Parigi, e al suo Zibaldone di San Giorgio in Salici, dove conquista la stella Michelin. Un’attenzione verso l’accoglienza e la grande enogastronomia che ha poi portato anche in Bottega.
Oggi la Bottega conta 28 membri dello staff - che arrivano ad oltre 40 a Vinitaly - che accolgono annualmente oltre 120.000 persone provenienti da tutto il mondo, per oltre 16.000 bottiglie vendute. La Bottega inoltre è l’unico locale della città che non chiude mai le sue porte. “Il periodo più intenso, ma anche quello che aspettiamo con più impazienza, è quello del Vinitaly. Nei giorni più importanti per il mondo del vino si respira un’energia unica; questo è il luogo d’incontro e di scambio dove tutti amano essere, dai veronesi ai grandi nomi nazionali e internazionali del vino”, racconta Nicolis. “Il grande merito di Luca è quello di aver creato armonia sia tra i collaboratori che con la clientela, rinnovando e arricchendo il locale e la cantina pur preservandone l’identità e affiancando al vino una proposta gastronomica di alto livello” spiega Sabrina Tedeschi, presidente dell’Antica Bottega del Vino (e alla guida della cantina Tedeschi, ndr). “In questi anni la Bottega si è affermata come un ristorante accogliente e trasversale, un punto di riferimento per la cultura del vino e del cibo che continua ad accogliere tante generazioni di veronesi e non solo, ma anche un pubblico sempre più giovane e curioso”.
Grazie alla profondità delle annate e alla ricerca della sua carta vini, che conta oggi 4.700 etichette e oltre 18.000 bottiglie, nel 2023 l’Antica Bottega del Vino è stata premiata, per il ventesimo anno consecutivo, con il “Grand Award” dalla rivista americana “Wine Spectator”, riconoscimento attribuito a soli 7 locali in Italia e 93 in tutto il mondo, indicati come punto di riferimento per gli amanti del vino. La stessa rivista ha posizionato la Bottega del Vino di Verona al terzo posto tra i 101 motivi per visitare l’Italia. Il ristorante è stato, inoltre, premiato da “Falstaff” con le Tre Forchette e da “The World of Fine Wines” per la migliore carta dei vini regionale del mondo e per la miglior carta vini dolci del mondo.
Nata nel Cinquecento durante la Repubblica di Venezia, Antica Bottega del Vino prende il suo attuale nome nel 1890 con i Fratelli Sterzi, che mantengono l’affascinante stile ottocentesco, caldo e caratteristico che vediamo ancora oggi. Il locale diventa così uno dei punti di riferimento per la scena culturale di fine Ottocento e per gli amanti del vino, accogliendo ai suoi tavoli poeti, musicisti, letterati e artisti come Boccioni, ma anche giornalisti che vi si rifugiavano dopo una giornata in redazione. Nel 1957 il locale venne acquistato dalla famiglia Rizzo-Grigolo e si concentrò soprattutto sull’attività di ristorazione fino al 1987 quando arrivarono sulle scene Severino Barzan, che successivamente portò il modello della Bottega a New York con Giovanni Pascucci suo socio.
Nel 2010 gli allora undici soci delle “Famiglie Storiche” (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato, a cui successivamente si sono unite Torre d’Orti e Guerrieri Rizzardi, ndr) acquisiscono l’Antica Bottega del Vino, salvaguardando la tradizione enologica del luogo simbolo di Verona.

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