Arte e alta cucina, tornano ad incontrarsi grazie ad un’opera site specific firmata da uno dei più famosi artisti contemporanei per uno dei più celebri ristoranti italiani: continua la collaborazione tra Enrico Bartolini, lo chef più stellato del Belpaese, e Teo KayKay, famoso per essere stato il primo a trasformare le bottiglie di Champagne in opere d’arte da collezione, e che, già autore della prima Carta dei Vini d’Artista dell’Enrico Bartolini al Mudec (Museo delle Culture) a Milano, la evolve in un graffito dalla potente forza materica ed espressiva, realizzato su una parete del ristorante tre Stelle Michelin - con spray e markers, caratteristici della Street Art - e che ritrae lo chef sullo sfondo della città di Milano con il piatto che l’ha reso celebre, ovvero il “Risotto rape rosse e salsa gorgonzola”, e alcuni grappoli d’uva così da sottolineare il legame tra l’esperienza culinaria e il vino, in una vera e propria “Dine with Art”.
Un’opera che si completerà nel corso dell’anno con vari interventi, e nella quale l’artista e il team del ristorante - dal restaurant manager Sebastien Ferrara al sommelier Edoardo Jobet e Monica Biella, general manager Gruppo Bartolini - hanno letteralmente incastonato nella parete le copertine delle carte dei vini, rendendole così parte integrante dell’opera stessa.
La Carta dei Vini del ristorante Enrico Bartolini al Mudec, con la copertina dipinta a mano, esce dai canoni convenzionali: Teo KayKay ha illustrato a mano libera ogni singola zona vinicola, trasferendo sulla carta non solo l’identità di un vino o di un territorio, ma anche la loro anima. Le illustrazioni sono accompagnate da appunti autentici del team di sala del ristorante, così da condividere con il lettore/ospite le sensazioni e le emozioni che rendono ogni etichetta speciale. Ogni “volume” è un’esperienza, dalla scelta della carta alla rilegatura, all’impaginazione: nulla è lasciato al caso, tutto concorre al racconto di una storia che si snoda attraverso 800 etichette, tra Italia ed estero e 170 illustrazioni che richiamano il linguaggio dei writers e guidano l’ospite nella scelta del vino.
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