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IL TREND

Birra, in Italia nel 2024 la spesa al consumo ha raggiunto 101 miliardi di euro

AssoBirra: il settore impiega 109.000 persone lungo la filiera e investe annualmente oltre 100 milioni di euro. Cresce l’interesse per le analcoliche
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Cresce anche in Italia l’interesse per le birre no alcol

Mentre il vino ha aperto solo recentemente al nuovo segmento dei dealcolati, già realtà in altri Paesi, sulla scia di un mercato che sta cambiando e che è sempre più frammentato, la birra vi ha puntato da più tempo. Lo dimostrano i prodotti “no alcol” che stanno ricevendo particolari apprezzamenti dai consumatori grazie ad un sapore e una qualità che raggiungono quelli della birra tradizionale. Un mercato, quello della birra, che è in evoluzione anche se, nel 2023, i volumi hanno registrato una flessione complessiva pari a circa il 5%, mentre le importazioni sono aumentate del 10,2% nel primo semestre 2024. Intanto aumenta l’interesse per le birre leggere e a basso contenuto alcolico, mentre il food pairing e il legame con il territorio stanno ampliando le occasioni di consumo, ma anche la sostenibilità gioca un ruolo sempre più centrale, con investimenti mirati alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso packaging riciclabili e filiere corte. Uno scenario tracciato da AssoBirra, per analizzare il momento che sta vivendo l’industria birraria.
“Il settore brassicolo sta investendo con decisione su innovazione e qualità, rispondendo alle esigenze di un consumatore sempre più attento e consapevole”, ha evidenziato Alfredo Pratolongo, presidente AssoBirra.
La birra in Italia è un asset di spicco, con una spesa al consumo che nel 2024 ha raggiunto i 101 miliardi di euro, una produzione che supera i 2,5 miliardi di euro e investimenti annui di oltre 100 milioni di euro. Il settore impiega 109.000 persone lungo la filiera e genera un valore condiviso di 10,2 miliardi di euro.
Per Pratolongo “la birra ha tutti i presupposti per continuare a crescere ed espandersi, sia come prodotto che a livello di mercato. Oggi i consumatori cercano esperienze di qualità, autenticità e maggiore attenzione alla sostenibilità. Il nostro settore sta rispondendo con prodotti sempre più innovativi, ampliando le occasioni di consumo e rafforzando il legame con la cultura gastronomica italiana. Il trend delle birre analcoliche e delle lager leggere ne è un esempio: si tratta di un segmento in forte evoluzione, che sta aprendo nuove opportunità di mercato sia in Italia che all’estero”.
Il comparto continua comunque a fronteggiare sfide complesse: “nonostante la resilienza dimostrata - ha concluso Pratolongo - il peso fiscale resta un freno per la competitività delle aziende italiane. La birra è l’unica bevanda da pasto ad essere tassata con le accise: ridurre questa imposizione è un passo necessario per sostenere la ripresa del settore e il suo ruolo nell’economia italiana”.

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