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Bordeaux, la crisi continua: è boom di insolvenze per i viticoltori della Gironda

Studio del Gruppo Altares: “nel terzo trimestre 2024 sono aumentate dell’81% sul periodo giugno-settembre 2023. Il problema è la liquidità”
Bordeaux, FRANCIA, INSOLVENZE, LIQUIDITA, VINO FRANCESE, VITICOLTORI, Mondo
Foliage nei vigneti di Bordeaux

Un periodo non di quelli particolarmente felici per il vino francese e in particolare per Bordeaux, uno dei territori più pregiati al mondo, ma anche ricca di piccoli produttori, in attesa che le misure intraprese, come quella per l’estirpazione dei vigneti, o ancora da intraprendere, portino una boccata di ossigeno per il settore. Perché c’è anche un problema di liquidità che interessa i viticoltori, considerato che solo nella prima metà 2024, per le aziende vitivinicole, il tribunale giudiziario di Bordeaux ha aperto tante procedure di insolvenza quante quelle di tutto il 2023. Inoltre, nel suo ultimo studio, sulle insolvenze nel terzo trimestre 2024, il Gruppo Altares, osserva che, solo nel periodo giugno-settembre 2024 sono aumentate dell’81% le insolvenze per la viticoltura, sullo stesso periodo 2023, pari a 38 casi registrati, per il settore, di cui oltre l’80% sono concentrate nel Dipartimento della Gironda.
“Fino alla fine del 2022, il tasso di richieste di risarcimento per la viticoltura della Nuova Aquitania (oltre l’80% della Gironda) era contenuto a una media di circa 34 insolvenze in 12 mesi, ma dall’inizio del 2023 il ritmo ha accelerato fino a diventare, in media, più che raddoppiato (74 contro 34)”, ha spiegato Thierry Millon, direttore degli studi di Altares, al magazine francese “Vitisphere”. E così tra vendite ferme, prezzi di acquisto troppo bassi, costi di produzione elevati per le annate 2023 e 2024, impossibilità di diversificare o ristrutturare l’attività per mancanza di asset, i flussi di cassa soffrono. Soprattutto per i produttori concentrati sui vini rossi.

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