BRINDISI DELLE FESTE: TRA VINO E BOLLICINE GLI ITALIANI STAPPERANNO 230 MILIONI DI BOTTIGLIE, SPENDENDO OLTRE 1 MILIARDO DI EURO

Bollicine sempre più “frizzanti” a casa nostra. Tanto apprezzate che, tra Natale e l'Epifania, nel nostro Paese si stapperanno 75 milioni di bottiglie di spumante italiano, per un giro d'affari di quasi 550 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere una cifra almeno doppia per gli altri vini bevuti in spensieratezza o abbinati nel modo più opportuno ai piatti di pranzi, cene e cenoni. Il tutto porta a circa 230 milioni di bottiglie stappate, per un valore complessivo di oltre 1.000 milioni di euro.
A tirare le somme è l’Assoenologi, secondo cui per le festività natalizie il consumatore italiano continuerà a prediligere vini e spumanti italiani che, a un elevato livello qualitativo, affiancano un interessante rapporto con il prezzo e con l' immagine sia nella fascia media sia in quella alta. "Va infatti detto che la produzione spumantistica italiana - spiega il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli - é stimata per il 2004 in 250 milioni di bottiglie, di cui il 50% sarà consumato complessivamente, in Italia e nel mondo, nel periodo che va da Natale a Capodanno".
In Italia il consumo di bollicine è concentrato soprattutto nelle festività di fine anno. Gli italiani non sono infatti grandi bevitori di spumante: ne consumano di media ogni anno 2,5 bottiglie a persona, contro le 4 dei francesi e le 5 dei tedeschi. "Ma l' Italia è tra i maggiori produttori al mondo - continua Martelli - e certamente il Paese che può garantire la maggiore offerta di tipologie e varietà per tutti i gusti e per tutte le tasche, per un prodotto da sempre legato alla festa, alla gioia e all'allegria".
Nel mondo si producono mediamente 2 miliardi di bottiglie di spumante all'anno. In testa la Francia con 500 milioni, a ruota la Germania con 450 milioni, quindi l'Italia e la Spagna con 250 milioni di bottiglie. Dei 250 milioni di bottiglie di spumante italiano, oltre 230 milioni sono prodotti con fermentazione in autoclave (metodo Charmat) e meno di 20 milioni con fermentazione in bottiglia (metodo Classico). Il Piemonte detiene oltre il 65% della produzione nello Charmat, mentre il metodo Classico si produce per il 95% nel centro-nord (dalla Toscana in su). Le regioni leader sono Lombardia e Trentino.
In ogni caso, pur mantenendo una stima di consumi confortante per il mercato vinicolo, quest'anno le previsioni segnano un lieve ribasso rispetto al 2003. Nelle festività dello scorso anno erano state infatti stappate circa 270 milioni di bottiglie, per un giro d'affari pari a 1.250 milioni di euro, il 10% in più rispetto al 2002.