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LA CURIOSITÀ

Bruno Vespa “vignaiolo” raddoppia: dalla Puglia al Prosecco Docg

Il giornalista e produttore a WineNews: “preso un ettaro in affitto da Giancarlo Moretti Polegato” (Villa Sandi)
BRUNO VESPA, PROSECCO DOCG, PUGLIA, RICCARDO COTARELLA, vino, Italia
Il vino che unisce Veneto e Puglia: il brindisi di Luca Zaia e Michele Emiliano con Bruno Vespa

Dal salotto buono del giornalismo italiano alla vigna, il passo, per Bruno Vespa, è stato breve, spinto anche da una passione storica dell’anchorman n. 1 d’Italia per il vino, che ama e racconta da anni e anni. Ma ora Vespa raddoppia, e dalla Puglia, dove produce da qualche anno con la Vespa Vignaioli, ora punta anche sul Veneto e su uno dei suoi ambasciatori più “pop”, ovvero il Prosecco, in versione Docg. Sempre con la regia dell’amico ed enologo Riccardo Cotarella, Vespa ha preso in affitto un ettaro da Giancarlo Moretti Polegato, alla guida della griffe Villa Sandi, da cui nascerà il Prosecco firmato da Bruno Vespa, come lui stesso racconta a WineNews: “la vigna è un’amante molto esigente, vuole molta attenzione. L’avventura in Veneto e nel Prosecco nasce così: a luglio - racconta Vespa - sono venuti nella nostra Masseria Li Reni a Manduria il presidente del Veneto, Luca Zaia, e quello della Puglia, Michele Emiliano, per festeggiare un anno del bel progetto Terregiunte, questo vino creato con uve del Salento e della Valpolicella, fatto insieme a Sandro Boscaini, patron di Masi Agricola. Zaia da molto tempo mi invitava ad andare in terra di Prosecco, sapendomi appassionato di vino e già con reciproca stima quando era Ministro delle Politiche Agricole, e, nella cena, mi ha ribadito l’invito. Siccome quella sera festeggiavamo lo sposalizio tra le uve del Salento e della Valpolicella, ho deciso di accettare questo invito, con un’azienda pugliese che dunque va in Veneto: è il consolidamento di questo matrimonio. Ne ho parlato con Riccardo Cotarella, amico ed enologo, che segue la produzione di Villa Sandi di Giancarlo Moretti Polegato. E così abbiamo deciso, e per questo ringrazio Polegato, di affittare un ettaro in una zona molto bella di Valdobbiadene, vicino alla cantina. E faremo uno Charmat lungo, che sarà sui lieviti per 6-8 mesi, per acquistare carattere, e che uscirà con la prossima bella stagione, vederemo quando. Il Prosecco, d’altronde, è un ambasciatore del vino italiano nel mondo, e noi vogliamo fare bella figura. Il Veneto poi è una terra che amo da sempre, già negli anni Ottanta: quando mai, ancora, mi sarei sognato di diventare produttore, in un libro fotografico già parlavo della grandezza dei vini del Veneto. La mia ammirazione per questa Regione è vecchia, e mi fa molto piacere ora esserci da produttore di vino”.

Da produttore di vino e grande osservatore della realtà, viene naturale chiedere a Vespa che ne sarà del vino italiano nel post Pandemia. “Nel lockdown la gente è stata in casa, e ha bevuto anche di più, ne ha giovato soprattutto l’on line e la grande distribuzione. E faccio questa riflessione: io alla Gdo - spiega Vespa - sono legato anche come scrittori di libri. Ce li presentavo già quando non ci andava nessuno, quando altri autori se ne vergognavano, e poi ci sono andati tutti. E così sarà per il vino: noi siamo in grande distribuzione con vini dedicati, e anche le grandi aziende farebbero bene a guardare alla gdo. Basta guardare come sono collocati in grande distribuzione gli chateaux francesi, per farsi passare i complessi. Ci sono tutti, ovviamente ai prezzi dei grandi chateaxu. Io ci credo, sono un giornalista nazional-popolare, e anche per questo ho chiamato “Bruno” il nostro entry level, per consentire alla maggior parte delle persone di berlo, perchè credo moltissimo al contatto con il pubblico. E siccome anche il pubblico della grande distribuzione sta diventando sempre più esigente, per fortuna, c’è spazio anche per i grandi vini, ad un prezzo corretto. È uno dei pochi segnali positivi che spero abbia dato il lockdown, tra le tantissime amarezze che sono arrivate per il mondo del vino, che ha venduto molto meno, e che a mio giudizio fino ad ora ha avuto pochi aiuti. Ma spero che ci siano investimenti ulteriori per confortare un settore in difficoltà”.

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