CAMPANELLO D’ALLARME DI CARLO PETRINI (PRESIDENTE DI SLOW FOOD): IL MONDO DEL VINO NON HA ANCORA IMPARATO A COMUNICARE BENE CON I MEDIA DI MASSA

Il discusso speciale di “Report” in “Vino veritas”, trasmesso da Rai 3 il 24 settembre, fa da cornice alla riflessione di Carlo Petrini, presidente di Slowfood, su una questione di capitale importanza: la comunicazione, che, nel mondo del vino, rimane troppo spesso debole, sorretta com’è da messaggi antiquati, poco chiari e, in alcune occasioni, addirittura fuorvianti. “I giornalisti di “Report” hanno fatto il loro mestiere di giornalisti d’inchiesta – spiega Petrini – e noi non abbiamo ancora imparato a comunicare bene. E’ difficile dimostrare che chi produce 20 milioni di bottiglie sia un semplice viticoltore. Aggiungere almeno l’aggettivo “grande”, avrebbe potuto arginare la trappola tesa dagli autori del programma”. Le parole di Petrini colgono perfettamente la concreta e intrinseca debolezza di una comunicazione di settore molto più capace di realizzare imbarazzanti e ingiustificati auto goal “comunicazionali”, forieri di false e facili generalizzazioni, che di costruire messaggi chiari ed efficaci, adeguati ad un momento delicatissimo come quello attuale, in cui dovrebbe regnare una razionalità assoluta. Valutiamo attentamente la portata generale dell’osservazione del presidente di Slow Food e consideriamola come un invito a cui nessuno può sottrarsi, per adeguare la qualità della comunicazione del mondo del vino al suo livello di prestigio e forza economica, senza inutili presunzioni, ma neppure senza dannosi e improbabili “voli pindarici”.

Franco Pallini