“CANTINE APERTE” 2006: “EDIZIONE DI QUALITA’”. PAROLA DEL PRESIDENTE DEL TURISMO DEL VINO, CHIARA LUNGAROTTI, CHE SPIEGA “GLI ENOTURISTI HANNO EVOLUTO IL LORO GUSTO NEL WINE & FOOD”

“La risposta più bella l’hanno data gli enoturisti che, per Cantine Aperte, hanno confermato l’evoluzione del loro gusto ed il grande ruolo che i territori del vino hanno raggiunto ogni giorno dell’anno”. Così Chiara Lungarotti, presidente del Movimento Turismo del Vino, commenta l’edizione 2006 della più grande festa del vino italiano sul territorio, da Aosta a Palermo.
Insomma, salvo pochi casi, è svanita la corsa alla ricerca di un bicchiere di vino o ai piccoli assaggi di prodotti tipici del territorio, e tutto gratis … “E questo è frutto del lavoro che le cantine del Movimento Turismo del Vino stanno portando avanti: il lavoro paga sempre - continua Chiara Lungarotti - e Cantine Aperte ha confermato di essere un momento eccezionale di promozione dei territori del vino”.
“I vignaioli - spiega ancora Lungarotti, una delle aziende che per prima ha creduto nelle potenzilaità del turismo del vino in Italia (a Torgiano, in Umbria, c’è uno dei musei più belli dedicato al vino: vedere filmato su www.winenews.tv) - sono sempre più consapevoli dello sviluppo della cultura dell’accoglienza, e che questo vale tutto l’anno ed a maggior ragione nell’ultima domenica di maggio, quando ben oltre il successo numerico dei visitatori, è la qualità complessiva dell’evento a dover essere sottolineata: qualità dell’accoglienza e delle attività in cantina e qualità dei visitatori”.
Ancora una volta sono stati i giovani i protagonisti, in tutta Italia, ai tanti enoturisti italiani, si sono uniti, ovunque, dal Piemonte al Trentino, dalla Sicilia al Friuli, passando per Umbria e Toscana, quelli stranieri, già in vacanza della Penisola, che hanno colto l’occasione di Cantine Aperte per sviluppare le loro conoscenze, pronti a farlo visitando i vigneti, le cantine e partecipando a degustazioni vere dei nostri grandi vini”.