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CASO SOLDERA: PARLA IL DISTRIBUTORE HERES. L’AD CESARE TURINI: “IL DANNO PIÙ GRANDE È PER GIANFRANCO, MA ANCHE PER NOI È IMPORTANTE. LA VENDITA EN PRIMEUR DELLE PROSSIME ANNATE È UN’IPOTESI. MA CHI VOLEVA DANNEGGIARE SOLDERA, COSÌ LO RENDERÀ UN MITO”

Italia
Le bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse di Soldera

C’è anche l’ipotesi di una vendita en primeur delle prossime vendemmie, dalla 2013 in poi, per il Brunello di Montalcino di Case Basse di Gianfranco Soldera. Che non è stato l’unico danneggiato dall’atto che ha portato alla distruzione di 6 annate del suo vino (2007-2012). Lo spiega a WineNews Cesare Turini, ad di Heres, società che distribuisce marchi top dell’enologia (da Tenuta di Biserno a Pol Roger, per esempio), e che ha l’esclusiva per l’Italia sui vini di Soldera.
“Il danno maggiore è per Gianfranco - spiega Turini - ma anche per noi è importante, sia da un punto di vista economico, sia perché vuol dire rimandare un progetto di distribuzione innovativo a cui avevamo lavorato per mesi. Sia per le ripercussioni sul mercato. Abbiamo dovuto stoppare la vendita delle poche bottiglie 2006 che avevamo per l’Italia, neanche 1.000”.
Ma per Turini, cercando un aspetto positivo, c’è il fatto che “paradossalmente, chi ha voluto danneggiare Soldera, così lo farà diventare un mito. Mi ha chiamato un amico ristoratore da New York, raccontandomi che c’è chi gli ha proposto di acquistare tutto lo stock di Brunello di Montalcino Soldera fino a 1.300 dollari a bottiglia” ...

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