02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
IL PROBLEMA

Cercasi veterinari in Italia: ce ne sono 1.200, ma le aziende zootecniche sono 350.000

Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani hanno promosso un incontro a Roma. La figura è fondamentale negli allevamenti, ma ha poco appeal
ALLEVAMENTI, AZIENDE ZOOTECNICHE, CIA AGRICOLTORI ITALIANI, Confagricoltura, FIGURE PROFESSIONALI, GIOVANI, VETERINARI, ZOOTECNIA, Non Solo Vino
Le aziende zootecniche lamentano una carenza di veterinari

Il veterinario, un mestiere affascinante, delicato, dove è necessaria una grande conoscenza (e anche passione) per gli animali, ma anche “merce rara” di questi tempi. Una professione che sconta anche la mancanza di “appeal” da parte delle nuove generazioni, ma che è necessaria, tanto che le imprese stanno affrontando delle difficoltà. Un allarme che è stato lanciato da Confagricoltura che ha sottolineato come “in Italia al momento ci sono poco più di 1.200 veterinari per circa 350.000 aziende zootecniche. Questa è una criticità importante a fronte di quanto stabilito nel 2017 dal Decreto ministeriale che ha istituito la figura del veterinario aziendale con il compito di lavorare negli allevamenti. Inoltre, in questi anni, la normativa si è evoluta e richiede sempre di più la presenza di tale figura nelle imprese zootecniche”. La questione è stata affrontata nel primo incontro promosso da Confagricoltura e Cia- Agricoltori Italiani a Palazzo della Valle, Roma, sede di Confagricoltura, insieme alle rappresentanze dei veterinari privati e pubblici e all’Ordine dei veterinari, le organizzazioni agricole e di filiera.
Il coinvolgimento di tutte le parti interessate, spiega Confagricoltura, “sottolinea la necessità di affrontare in modo condiviso e strutturato una problematica che incide direttamente sulla sostenibilità degli allevamenti italiani. La carenza dei veterinari, complice anche la tendenza degli studenti del Corso di laurea, orientati più verso la specializzazione sugli animali da compagnia piuttosto che sugli animali da reddito, acuita dalle richieste della normativa europea e nazionale, sta creando problemi alle aziende zootecniche che necessitano di indicazioni chiare rispetto al rapporto con il veterinario aziendale e le sue funzioni”.
Il tavolo con tutti gli stakeholder rappresenta un passo importante che Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani, con le associazioni e l’Ordine dei veterinari e gli altri operatori, vogliono portare avanti “per arrivare a un equilibrio definito tra le necessità delle aziende e del sistema pubblico. Il primo incontro è stato proficuo e le parti hanno concordato di voler proseguire il percorso di confronto per arrivare a un provvedimento ministeriale che aiuti a definire meglio questa figura e le sue funzioni, nell’ottica di venire incontro alle necessità tecniche e garantire lo stato sanitario degli allevamenti italiani rendendoli ancora più competitivi”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli