La cucina è un linguaggio universale, un ponte tra culture che supera ogni confine geografico. È proprio con questo spirito che nasce “L’Artusi senza confini”, un concorso dedicato ai giovani chef stranieri under 35 che lavorano e risiedono in Italia, invitandoli a reinterpretare in chiave internazionale le ricette di Pellegrino Artusi, considerato il “padre” della cucina italiana moderna e che, con il suo celebre libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, ha rivoluzionato il modo di pensare la gastronomia, dimostrando che la tradizione non è un limite, ma una base solida da cui partire per creare qualcosa di nuovo, voluto da Surgital, in collaborazione con Casa Artusi e Italian Gourmet. Il cuore della sfida? La pasta fresca, ingrediente simbolo della nostra gastronomia, utilizzata come tela bianca su cui dipingere sapori e contaminazioni culturali.
I giovani chef e pastry chef stranieri avranno così l’opportunità di mettersi alla prova reinterpretando una ricetta del celebre libro dell’Artusi. Il loro compito sarà creare un piatto originale a base di pasta fresca, scegliendo liberamente ingredienti e portata - antipasto, primo, secondo e persino dessert - per valorizzare il connubio tra tradizione italiana e influenze del proprio Paese d’origine.
Le candidature (aperte fino al 10 aprile) verranno valutate da una giuria di docenti universitari, giornalisti gastronomici, rappresentanti di Surgital e Casa Artusi e presieduta dallo chef stellato Luca Marchini, patron del ristorante L’Erba del Re a Modena. I dieci finalisti si sfideranno il 12 maggio a Casa Artusi, durante una prova di live cooking, preparando un piatto ispirato alla cucina artusiana che avrà come protagonista una referenza di pasta Laboratorio Tortellini di Surgital. Oltre a essere inseriti in un ricettario digitale, i primi tre classificati avranno l’opportunità di essere guest chef della Festa Artusiana 2025 a Forlimpopoli (28 giugno-6 luglio). Il vincitore assoluto, infine, potrà accedere ad un corso professionale one-to-one sul tema della pasta fresca al Congusto Institute di Milano.
“La cucina è un dialogo continuo tra passato e futuro -afferma Chiara Galbiati, dg Casa Artusi - con questo concorso vogliamo dimostrare che la tradizione non è una barriera, ma un punto di partenza per innovare, creare e condividere”. “Valorizzare la contaminazione culturale è il cuore della cucina moderna - aggiunge Luca Marchini - ai giovani chef consiglio di osare, ma senza dimenticare che nella semplicità si nasconde sempre la vera grandezza”.
“L’Artusi senza confini” non è solo una competizione, ma un’occasione per dimostrare quanto la cucina italiana, candidato a Patrimo Unesco, possa evolversi senza perdere la propria identità, aprendosi al mondo e alle sue infinite contaminazioni.
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