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CHIANTI CLASSICO: BUONE PROSPETTIVE QUALITATIVE, MA ANCORA DIFFICILE AFFRONTARE LA CRISI CHE STA ATTRAVERSANDO IL MONDO DEL VINO

Italia
Una degustazione di Chianti Classico

Il caro prezzi, l’euro che continua a crescere rispetto al dollaro e allo yen, insieme alla concorrenza spietata che viene dai paesi del “Nuovo Mondo” (Australia in testa, che ha aumentato negli ultimi due anni del 138% la propria superficie vitata, inserendosi prepotentemente in mercati come quello tedesco con percentuali che sfiorano l’80%), purtroppo, non lasciano molto spazio a previsioni positive a breve periodo.

Nel 2002 la produzione di Chianti Classico era di 269.000 ettolitri, contro i 245.000 ettolitri del 2003. Se da un lato questa flessione rappresenta un calo della quantità a favore della qualità, dall’altro indica anche una contrazione abbastanza consistente del numero di bottiglie commercializzate e, quindi, del giro di affari di questa denominazione: il 2002 ha visto infatti un totale di bottiglie prodotte pari a 21.690.000 (ed il dato del 2003 si attesta invece sui 18.552.000 pezzi). Cresce, nel 2003, la percentuale di vendita in Italia (39%), contro il 34% del 2002, confermando il mercato nazionale, come una buona alternativa alla crisi degli sbocchi commerciali internazionali (i ristoranti e le enoteche italiane, ricordiamo, vendono quasi al 99% bottiglie prodotte in Italia, ndr). Si contrae, invece, di 5 punti la percentuale totale del venduto all’estero (nel 2002 era pari al 66%; nel 2003 è del 61%), con un assottigliamento piuttosto marcato del gap tra il mercato statunitense e quello tedesco, storicamente i più importanti per il Chianti Classico (nel 2002, gli Stati Uniti e la Germania erano rispettivamente al 32% e al 23%; nel 2003, sono al 29% e al 23%, 3 punti percentuale in meno per il mercato d’oltreoceano e una mancata crescita per quello tedesco).

“Sono tempi di indubbia difficoltà per il mondo del vino - ha spiegato Giuseppe Liberatore, direttore del consorzio del Chianti Classico, ieri, a Firenze, nella presentazione della vendemmia 2003 del Chianti Classico e che coincide anche con una sorta di bilancio di questa docg - ma l’annata 2003 parte con una base qualitative molto buona, almeno “quattro stelle”, e il tempo non potrà che migliorare questi vini”.

Franco Pallini

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