Il cibo non come mero nutrimento, ma come cultura. In Italia mangiare non basta, bisogna mangiare bene e in maniera equilibrata: prodotti sani, naturali e quando possibili a chilometro zero. Ogni anno tutto questo viene ribadito con lo “Slow Food Day”, la giornata dedicata al cibo buono, pulito e giusto ed all’alimentazione intesa come piacere promossa da Slow Food, e che, nel 2024, si celebra domani, 18 maggio.
“Dobbiamo riattivare un dialogo col cibo che ci permetta di uscire dalla condizione di consumatori per diventarne artefici - ha detto la presidente Slow Food Italia, Barbara Nappini - festeggiamo il nostro orgoglio di essere Slow Food nelle aziende agricole, nei ristoranti alleati e nelle piazze”. La proposta? “quest’anno il nostro impegno primario è dedicato all’introduzione dell’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. Un obiettivo da perseguire insieme, come movimento globale del cibo, per rendere quest’ultimo uno strumento di consapevolezza e piacere”.
Oltre 100 gli eventi organizzati in tutta Italia che si svolgeranno in contemporanea in Trentino, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia. Protagonisti saranno, ovviamente, i Presìdi Slow Food che organizzeranno degustazioni e laboratori del gusto, e, ancora, i Mercati della Terra, le visite in azienda, le passeggiate nella natura e gli incontri dedicati ai temi portanti nelle piazze.
Tra questi quello degli orti di comunità, spazi tendenzialmente di proprietà comunale concessi ai cittadini per coltivare prodotti naturali. Aperte le porte quindi al Giardino degli Impollinatori di Torino, ex edificio industriale riqualificato e oggi dedicato alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità. A Milano predisposto alla Fabbrica del Vapore un laboratorio per i bambini dedicato all’educazione alimentare, cui seguirà una degustazione di formaggi e ortaggi. Ma si va dalla Festa dedicata allo spreco alimentare a Cambi Bisenzio, in Toscana, alla passeggiata insieme al gregge sulle colline dell’Abruzzo, dalla semina delle piante e raccolta nel napoletano a tanti assaggi in Calabria.
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