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EVENTO

Cibo per tutti: 850 studenti di 150 Paesi riuniti dalla Fao, per porre fine alla fame nel mondo

“Change the World Rome 2025” (6-8 febbraio): dati, sfide e prospettive globali per una migliore sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale
CIBO, FAME, FAO, GIOVANI, ONU, Non Solo Vino
“Change the World Rome 2025”: le sfide globali dell’alimentazione (ph: Freepik)

850 studenti (tra i 15 e i 25 anni provenienti da ben 150 Paesi del mondo) si riuniscono a Roma, nella sede della Fao, a discutere su come mettere fine alla fame nel modo, raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere un’agricoltura sostenibile, gli obiettivi chiave dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Purtroppo, dai dati che emergono da Unric, Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, la realtà di oggi è che 795 milioni di persone nel mondo soffrono ancora la fame. La malnutrizione è particolarmente devastante per i bambini con 3,1 milioni di morti sotto i 5 anni a causa della denutrizione, soprattutto in Asia e nell’Africa subsahariana. Un altro aspetto importante è la sicurezza alimentare.
L’agricoltura non è solo un settore economico fondamentale; è anche la principale fonte di sostentamento per il 40% della popolazione mondiale. Con oltre 500 milioni di piccole aziende agricole che producono l’80% del cibo consumato, è evidente quanto sia vitale supportare questi piccoli agricoltori. La sostenibilità - aggiunge Unric - è la chiave per il futuro dell’alimentazione. Secondo la Fao, un sistema alimentare sostenibile deve avere un impatto ambientale ridotto, essere economicamente accessibile, soddisfare le linee guida nutrizionali e risultare culturalmente accettabile. Questi benefici includono il supporto alle piccole realtà agricole locali, la riduzione dello spreco alimentare e la protezione dell’ambiente. Un’esperienza unica per approfondire questi temi è “Change the World Rome 2025”, organizzato dall’Associazione Diplomatici e dalla Change The World Academy, di scena dal 6 all’8 febbraio, a Roma.

Nei tre giorni di lavori gli studenti si confronteranno dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura: dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), con un focus su quali policies regionali e nazionali possano essere implementate per eliminare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione nel quadro del Patto per il Futuro, al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma alimentare mondiale (Wfp), più orientati all’utilizzo di tecnologie e trasformazioni di sistemi alimentari per lo sviluppo rurale sostenibile e la prevenzione della biodiversità. La scelta delle commissioni Onu da simulare non è casuale e riconosce la Città Eterna come importante centro dell’Onu mondiale. Infatti, la Fao, l’Ifad il Wfp hanno i loro quartier generali proprio a Roma, costituendo il Polo agro-alimentare e della sicurezza alimentare delle Nazioni Unite. Per questa via, anche i lavori dell’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) saranno simulati dai partecipanti del Cwmun Roma, dibattendo di tematiche come la prevenzione della violenza di genere contro i rifugiati, l’avanzamento di pratiche di lavoro equo e di occupazione sostenibile nelle catene di approvvigionamento agricolo e alimentare. Ancora, in linea con il prestigioso riconoscimento per Associazione Diplomatici di Ong con status consultivo speciale in seno al Consiglio Economico e Sociale dal 2016, non può mancare la Commissione Ecosoc, con un focus sul rafforzamento e sull’assistenza umanitaria di fronte alle crisi climatiche. Infine, anche i lavori del Consiglio di Sicurezza saranno simulati trattando del delicato topic della situazione in Medio Oriente. Claudio Corbino, presidente dell’Associazione Diplomatici, Ceo e founder della Change The World Academy, ha sottolineato l’importanza di questa edizione romana: “Il “Change the World Rome 2025” rappresenta un laboratorio formativo straordinario per i giovani, che potranno confrontarsi su tematiche globali cruciali, affinando le loro competenze diplomatiche, di leadership e di negoziazione. La scelta di Roma e della Fao come sedi del progetto testimonia l’urgenza di mettere al centro del dibattito internazionale il tema della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile”.

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