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Cinquant’anni fa Giovanni Marcora diventava Ministro dell’Agricoltura, rilanciando il settore

Sua la legge “Quadrifoglio”, che rivedeva il rapporto tra Stato e Regioni per il comparto. Sarà ricordato il 25 novembre al Ministero dell’Agricoltura
AGRICOLTURA, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, GIOVANNI MARCORA, GOVERNO ITALIANO, LEGGE QUADRIFOGLIO, MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, MINISTRO DELL'AGRICOLTURA, Non Solo Vino
Il Ministro Giovanni Marcora (ph: Wikipedia-Centro Studi Giovanni Marcora)

Cinquant’anni fa, o per maggiore esattezza il 23 novembre 1974, Giovanni Marcora, prima partigiano, poi membro di spicco della Democrazia Cristiana, con diversi incarichi di Governo nella sua lunga carriera politica, veniva nominato Ministro dell’Agricoltura, segnando in maniera indelebile il settore per gli anni a venire. Era il quarto Governo guidato da Aldo Moro, con Marcora che ricoprì la carica per sei anni consecutivi, fino al 18 ottobre 1980, avendo per Presidenti del Consiglio, dopo Moro, anche Giulio Andreotti e Francesco Cossiga. Marcora, che successivamente fu anche Ministro dell’Industria del Governo guidato da Giovanni Spadolini.
Marcora, nato ad Inveruno, in provincia di Milano, figlio di un mercante di bestiame, e poi proprietario di un’azienda agricola, nella zona di Parma, dove venivano allevati bovini e cavalli, è ricordato più in generale per essere stato il promotore e relatore della legge che, nel 1972, riconobbe ai giovani chiamati ad assolvere gli obblighi di leva il diritto all’obiezione di coscienza. Ma è stato soprattutto una figura importantissima per l’agricoltura italiana. “Durante la sua lunga permanenza al vertice del Ministero - si legge sull’Enciclopedia Treccani - si ebbe una forte ripresa dell’intervento pubblico a sostegno dell’agricoltura, accompagnato da una radicale opera di riforma e rinnovamento culminata nella legge n. 984 del 27 dicembre 1977, nota come legge “Quadrifoglio”. La legge definiva un piano agricolo-alimentare, che, innovando la procedura della politica agricola, affidava alle Regioni la responsabilità dell’intervento diretto e lasciava all’amministrazione centrale dello Stato le funzioni di indirizzo e coordinamento. Nell’esercizio di tali funzioni il Marcora si rivelò un abile e combattivo negoziatore nelle trattative che si svolgevano presso la Comunità europea, riuscendo a strappare misure e provvidenze a tutela degli interessi dell’agricoltura italiana. Per questo seppe meritarsi la stima e l’apprezzamento dei colleghi europei, che rimasero sorpresi dalla sua mancata conferma nel Governo Forlani”.
Una figura, quella di Marcora, che nei 50 anni dalla sua nomina a Ministro dell’Agricoltura, verrà ricordata proprio al Ministero di Via XX Settembre, a Roma, oggi guidato da Francesco Lollobrigida, il 25 novembre, insieme agli onorevoli Gianfranco Rotondi e Bruno Tabacci, al senatore Luca Marcora, figlio dello stesso Giovanni Marcora, e al giornalista Luciano Ghelfi.

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