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SETTORE IN DIFFICOLTÀ

Coldiretti: in Italia cresce il Pil nel 2022, ma l’agricoltura perde valore aggiunto

Costi energetici e impatto climatico pesano sul settore, che, nello scorso anno, ha perso anche 3.363 imprese
AGRICOLTURA, Coldiretti, ISTAT, PIL, Non Solo Vino
Terreni coltivati nella foto di Carlo Verso via Unsplash

In controtendenza, sull’andamento generale, nel 2022 cala del -1,8% su base annuale il valore aggiunto dell’agricoltura, per effetto dell’aumento dei costi energetici e dell’impatto dei cambiamenti climatici, tra maltempo e siccità. A dirlo la Coldiretti, sui dati Istat che stima complessivamente per l’economia italiana un aumento del Pil del +3,7% 2022. “A pesare - sottolinea la Coldiretti - è stato il taglio dei raccolti in molti settori per effetto del clima anomalo, e l’aumento dei costi di produzione si è ampliato e consolidato nel corso del 2022, in buona parte per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina, che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici”.
Il risultato è che sono calate le imprese in agricoltura nel 2022, con un saldo negativo di -3.363 realtà, proprio per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Movimprese elaborati da Unioncamere.
“La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito, e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” afferma il presidente Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di “raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa. Nel Pnrr abbiamo presentato tra l’altro - precisa Prandini - progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”.

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