Ipercoop, Esselunga e Naturasi per i supermercati e gli ipermercati, Aldi, Eurospin, DPiù per i discount, Esselunga, Eurospin e Coop per gli online. Ecco i più “amati” dagli italiani, secondo l’indagine realizzata da Altroconsumo, sulla base delle risposte ricevute da oltre 12.000 clienti delle principali insegne. Una ricerca che approfondisce tutte quelle tematiche che i clienti cercano in uno store e che sono determinanti nella scelta del prodotto da mettere nel carrello. E quindi dalla convenienza dei prezzi al comfort dei punti vendita, dalla qualità dei prodotti fino al loro assortimento, dalle attese alla cassa fino alla disponibilità di sconti e promozioni e non solo. Rispetto all’indagine 2023, gli intervistati sostengono di spendere meno mensilmente per fare la spesa e, non a caso, i discount sono sempre più gettonati.
Per i supermercati e gli ipermercati vincono, con un giudizio ottimo, Esselunga, NaturaSì (ennesima conferma per la passione “bio” degli italiani) e Ipercoop (tutte a 77 punti), con la top ten che prosegue con un giudizio “buono” per Coop (74 punti), un “big” che si conferma ai vertici con due posizioni occupate tra le prime quattro (Ipercoop sono i punti vendita più grandi, l’insegna Coop rappresenta quelli “medi”), Famila Superstore/Iperfamila (73 punti), Conad Superstore/Spazio Conad (72 punti), Interspar (71 punti), Eurospar (70 punti), Famila (70) e Carrefour Iper (70).
Quanto ai discount, sottolinea l’indagine, “tra carovita e miglioramenti nell’offerta, prendono sempre più piede tra i consumatori”. Tutti quelli valutati dai clienti hanno ottenuto almeno il giudizio di “buono”, ma ci sono anche due “ottimi”, quelli di Aldi ed Eurospin che con 75 punti guidano la classifica. Terzo posto per DPiù (74) che precede Md Discount (73) e Prix (73), Lidl (72), In’S (71 punti), Todis (70 punti) e Penny Market (69).
Per la spesa online, sono Coop, Esselunga ed Eurospin le insegne preferite, “player” che conquistano l’ennesimo podio e la fiducia degli italiani: premiata la facilità di navigazione del sito per fare la spesa, la disponibilità dei prodotti, le condizioni in cui sono arrivati, i tempi e l’accuratezza della consegna, ma anche il servizio clienti in caso di necessità. Esselunga vince con 76 punti davanti ad Eurospin e Coop (75 punti per entrambe), ma in top ten, tutti con un giudizio “buono”, figurano anche Iperal (74), Tigros (71), Iper (La grande I) con 70 punti, Bennet (69), Carrefour (68), Tosano (67) e Lidl (66).
L’aspetto che influenza di più la soddisfazione dei clienti nei confronti della loro insegna è la convenienza dei prezzi, seguita dalla soddisfazione per i prodotti sugli scaffali e dalla qualità di quelli con il marchio del supermercato che hanno una considerazione importante. Tra i “top”, per la convenienza dei prezzi si distinguono Aldi e Tosano (insegna locale), nella qualità dei prodotti vince NaturaSì che si conferma anche per quelli con il marchio del supermercato insieme a Ipercoop. Per il comfort all’interno del punto vendita le migliori sono Esselunga, Cadoro (insegna locale) e Interspar, per sconti e promozioni c’è Cts (insegna locale), nell’assortimento Tosano (insegna locale). Borello (insegna locale) è il preferito per la qualità della carne, Cadoro e Maxì (insegne locali) per il pesce con Cadoro che brilla anche per qualità di frutta e verdura ed è in testa, con Alì e Mega (insegna locale), per la trasparenza dei prezzi. Per i tempi d’attesa alla cassa il “leader” è NaturaSì.
Le classifiche, fa notare Altroconsumo, “rispetto alla precedente edizione dell’indagine, sono piuttosto stabili: le insegne sono rimaste nelle stesse posizioni generalmente; per tutte, però, abbiamo rilevato una riduzione di un punto nel giudizio finale. A incidere di più su questo calo è stato soprattutto il tempo di attesa alla cassa (quella con il personale), a quanto pare aumentato nell’ultimo anno nonostante la presenza delle casse automatiche. Scende anche l’apprezzamento per la qualità dei prodotti freschi (carne, pesce, frutta e verdura) e la soddisfazione per i prezzi, il che è comprensibile in tempi di costi che, pur non essendo più in forte aumento come in passato, sono comunque arrivati a livelli molto elevati”.
Si sta più attenti nei prodotti da mettere nel carrello della spesa. Non a caso è stato riscontrato che dal 2023 al 2024 la spesa media mensile è diminuita del 5%, passando da 409 a 387 euro. Sono i nuclei più numerosi, da cinque persone a salire, ad aver ridotto maggiormente la spesa (14%).
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