In un’Italia leader mondiale della biodiversità, crescono le località rurali dove l’agricoltura d’eccellenza è cardine di un’economia importante e sempre più legata anche a servizi avanzati: sono 75, sulle 72 del 2023, le “Spighe Verdi” 2024, assegnate dalla Fee - Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento “Bandiera Blu” per le località costiere, pensate per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità, in partnership con Confagricoltura. La premiazione è andata in scena, oggi a Roma, al Ministero della Cultura. Sei sono i nuovi ingressi (Gavi in Piemonte, Senigallia nelle Marche, Nardà in Puglia, Trevi in Umbria, Gambassi Terme in Toscana e Ragusa in Sicilia), 3 i Comuni non confermati (Greve in Chianti e Fiesole in Toscana e Sellia in Calabria), e 15 le Regioni premiate, con la new entry Sicilia, il Piemonte al top con 13 riconoscimenti, davanti alle Marche con 9, e a Toscana, Umbria e Puglia con 8 a testa, a completare il podio.
“Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, la Fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Ministero per il Turismo, il Cnr, i Carabinieri e Confagricoltura”, spiega una nota.
La partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano, e l’accessibilità per tutti senza limitazioni, sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma, e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.
“Anche per il 2024 cresce il numero dei Comuni che hanno ottenuto le “Spighe Verdi”, con 6 nuovi ingressi rispetto all’anno precedente - dichiara Claudio Mazza, presidente Fondazione Fee Italia - da ormai nove anni, “Spighe Verdi”, che la Fee porta avanti in collaborazione con Confagricoltura, si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei territori rurali e favorirne uno sviluppo sostenibile. I Comuni rurali, con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici e la cultura, rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde. Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole. “Spighe Verdi” propone una serie di indicatori che vanno a modificare la visione globale della gestione locale, in chiave sostenibile e sistemica dove ogni pezzo deve necessariamente intersecarsi con gli altri: dall’economia locale al turismo, dalle infrastrutture alla mobilità, dall’enogastronomia alla cultura, dalla tutela del paesaggio all’agricoltura”.
“L’agricoltura dimostra ancora una volta il suo ruolo centrale nello sviluppo dei Comuni rurali e delle aree interne del Paese - ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura - e di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici e l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di Fee, al quale Confagricoltura collabora con convinzione fin dalla prima edizione. Continuiamo dunque a investire in questa direzione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni che hanno nel settore primario il loro punto di forza e mirano a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo. Siamo orgogliosi di essere protagonisti del programma di “Spighe Verdi”, insieme a Fee, per la valorizzazione dei territori, la cura del paesaggio e la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, incentivando anche il turismo esperienziale. Sono tutte azioni volte a sostenere lo sviluppo socioeconomico di luoghi ricchi di storia e di tradizioni, anche quelli meno conosciuti, ma con grandi potenzialità”.
Focus - Le 75 “Spighe Verdi” 2024
Piemonte (13): Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo
Marche (9): Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo
Toscana (8): Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello
Umbria (8): Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi
Puglia (8) Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia
Calabria (7): Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Trebisacce
Campania (6): Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Positano
Lazio (5): Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia
Veneto (2): Montagnana e Porto Tolle
Liguria (2): Lavagna e Sanremo
Abruzzo (2) Gioia dei Marsi e Tortoreto
Lombardia (2): Ome e Sant’Alessio con Vialone
Emilia-Romagna (1): Parma
Basilicata (1): Nova Siri
Sicilia (1): Ragusa
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