Dal verde del Parco Archeologico di Pompei, curato da giovani con bassa scolarità, alla fattoria didattica nel Cuneese in cui si svolgono attività rivolte a bambini con disabilità o provenienti da famiglie difficili; dal giardino di tulipani, a pochi chilometri da Cagliari, in cui persone affette da tumore possono provare a stare meglio, alla fattoria didattica vicino a Torino dove possono trovare lavoro ragazzi emarginati: sono solo alcuni dei progetti realizzati ed ancora oggi portati avanti con successo grazie al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.
Il concorso (arrivato all’edizione n. 8) mette in palio 40.000 euro per ciascun progetto di agricoltura sociale, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Previsti, inoltre, ulteriori 20.000 euro per un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico, al quale possono partecipare anche le cooperative sociali non agricole che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico. Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation sono fortemente convinte del valore delle attività che l’agricoltura realizza nel sociale, lo dimostra l’impegno di questi anni e gli importi sinora erogati, pari a 840.000 euro.
Alla selezione di “Coltiviamo agricoltura sociale” possono partecipare gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali, anche in associazione con altri attori del terzo settore, purché il capofila sia sempre un imprenditore agricolo o una cooperativa sociale che faccia attività agricole. Tra le molte iniziative realizzate c’è anche lo scambio - attraverso la cura dell’orto - tra anziani che trasmettono il loro sapere e giovani in situazioni di disagio, realizzato da un’azienda florovivaistica in provincia di Piacenza; o l’esperienza di nove ragazzi africani provenienti dai campi di Rosarno, dove venivano sfruttati, che sono riusciti ad aprire una propria attività e oggi producono yogurt e ortaggi, tutti rigorosamente biologici, a 35 chilometri da Roma.
Tutti i progetti devono essere presentati entro il 20 ottobre 2023: la giuria li valuterà ed entro dicembre comunicherà i migliori.
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