Dal ritorno alla regolarità per quanto riguarda l’orario dei consumi dei pasti all’importanza di non saltare la prima colazione dove non devono mai mancare i carboidrati integrali. Dall’utilità di fare merenda a metà mattina e pomeriggio (con un frutto) al pranzo, che viene ritenuto il pasto più importante e quantitativamente più abbondante della giornata e da consumare a mensa. Senza dimenticare la “non” utilità degli integratori per migliorare la memoria e l’attenzione. Sono i consigli degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sull’alimentazione dei bambini e degli adolescenti che sono tornati, molti proprio nella giornata di oggi, a scuola a settembre (oltre 7 milioni).
Tanti giovani non fanno la prima colazione ed è un errore da “matita rossa”. Perché, ricorda l’Iss, dei tre pasti della giornata si tratta del più importante, non a caso interrompe il digiuno più lungo, quello notturno, e questo ha un impatto forte sul metabolismo. Si tratta di una buona abitudine per tutti, e in particolare per chi deve mantenere un buon livello di concentrazione durante la mattina, ed è proprio il caso degli studenti. Ma cosa mangiare? Per gli esperti dell’Iss se si segue una dieta bilanciata nelle 24 ore, si può fare colazione come si vuole, ma nella composizione del primo pasto del giorno non dovrebbero mancare i carboidrati integrali come pane integrale o fette biscottate integrali. Si tratta di alimenti a lungo rilascio energetico che vengono assorbiti lentamente nel corso della mattina, un toccasana per concentrazione e attenzione.
Il ritorno a scuola deve essere accompagnato da un certo “ordine” degli orari in cui si mangia, un particolare che magari non è stato seguito sempre nel lungo periodo delle vacanze. La regolarità, ricorda l’Iss, consente di distanziare l’assunzione di cibo con i giusti tempi che ha un buon effetto sul metabolismo, regolando la produzione degli ormoni responsabili dei livelli di glicemia, fondamentali per la concentrazione e le attività scolastiche.
Se dal punto di vista metabolico il pasto più importante è la colazione, dal punto di vista quantitativo deve essere centrale il pranzo (e non la cena). Il consiglio che viene dato per bambini e ragazzi che hanno il rientro pomeridiano a scuola è quello di consumare il pranzo della mensa scolastica perché in grado di fornire un pasto equilibrato, sia nelle quantità che nella composizione, e strutturato secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute.
Se è di fatto “vietato” saltare pranzo o cena, lo spuntino di metà mattina, o quello di metà pomeriggio, è utile per spezzare il digiuno di qualche ora dopo la colazione e il pranzo. Per merenda va bene un frutto fresco di stagione mentre andrebbero evitati cibi ultraprocessati ricchi di sale, zuccheri e grassi saturi (snack, merendine, patatine in sacchetto).
L’Iss sostiene, infine, che non ci sono ragioni scientifiche per fornire integratori o vitamine per la memoria o per qualunque altra ragione agli studenti. La dieta di bambini e ragazzi, “deve essere bilanciata, equilibrata e a meno che non vi siano allergie o intolleranze o altre indicazioni mediche, non deve escludere nulla. Quindi gli integratori per i bambini e gli adolescenti non hanno nessuna indicazione, a meno che non servano per integrare carenze di nutrienti dovute ad esclusioni per allergie e/o intolleranze alimentari. L’alimentazione per bambini con intolleranze o allergie e anche per la riduzione del peso deve essere elaborate e controllate da professionisti”
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