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BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA

Dai Grand Hotel in Riviera alle trattorie di campagna, viaggio nella gastronomia romagnola

Sulle orme di Federico Fellini e Mario Soldati, ecco “La Romagna dei ristoranti: storie di menù”, con la prefazione dello storico Massimo Montanari

Una carrellata delle diverse tipologie di ristorazione, dalle prime pensioncine della Riviera ai Grand Hotel, come quello di Rimini amato dal grande maestro del cinema Federico Fellini, dalle trattorie di campagna, che, per primo, il maestro del giornalismo Mario Soldati ha fatto conoscere al grande pubblico (a partire dall’indimenticabile “Alla ricerca dei cibi genuini - Viaggio nella valle del Po”, primo reportage enogastronomico Rai, 1957) alla grande ristorazione delle colline romagnole, fino alla cucina delle città nelle sue diverse espressioni sia di tradizione sia contemporanea e stellata, rispetto alle correnti culturali internazionali. È “La Romagna dei ristoranti: storie di menu”, un viaggio inedito nella storia della gastronomia romagnola attraverso 200 menù storici, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, raccolti in un volume firmato da Maurizio Campiverdi e Franco Chiarini. Autore della prefazione, il professor Massimo Montanari, tra i massimi storici dell’alimentazione, che fornisce lo spunto per un dibattito più consapevole sulla gastronomia regionale del futuro, da ripensare in termini di progetto, se ci saranno progettisti disponibili, a partire dall’Emilia-Romagna.
Un’opera (Edizioni Moderna - Ravenna, 2024, pp. 150, prezzo di copertina 32 euro) realizzata da “Menù Associati”, l’Associazione Internazionale Menù Storici di cui è presidente il gourmet e collezionista Maurizio Campiverdi, e “CheftoChef emiliaromagnacuochi”, l’associazione nata per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale, fondata e guidata da Franco Chiarini.
Il volume rende omaggio anche a quel cenacolo di sommelier Ais-Associazione Italiana Sommelier che nel secondo Dopoguerra ha fondato la grande ristorazione romagnola. Alcuni di loro sono stati intervistati qualche anno fa dallo chef Igles Corelli, per sottolineare i loro rapporti con il maestro Gualtiero Marchesi e “il filosofo del vino” Luigi Veronelli, che avevano intensi contatti in particolare con Silverio Cineri, Gianfranco Bolognesi e Paolo Teverini. Queste interviste sono presentate da Alberto Capatti, presidente della Fondazione Marchesi, con un contributo sulla sua visione della Romagna gastronomica.
“La Romagna dei ristoranti: storie di menu” è strutturato in capitoli suddivisi per aree geografiche della Romagna, alcuni dei quali dedicati alla struttura del menù e al suo rapporto con le ricette dei singoli piatti. Attenzione anche ai vini, la cui storia più riconoscibile nasce con le prime etichette del secondo Dopoguerra.

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