Dal moderno smoothie proteico alla tradizionale granita, passando per lo shakerato e la crema fredda, il caffè può diventare un ottimo alleato per combattere il caldo che attanaglia l’Italia in queste settimane, grazie alla caffeina, che consente di recuperare energia e riprendersi dalla spossatezza. E se al mattino la tradizione del Belpaese lo vuole caldo e profumato, spesso al bancone del bar, nel resto del giorno diventa freddo e si declina in una serie di interpretazioni. In Italia se ne bevono 95 milioni di tazzine al giorno, quasi una media di 1,6 a persona, secondo l’Istituto Espresso Italiano (Iei), che conta 37 aziende aderenti (tra torrefattori, costruttori di macchine per caffè e altre unità della filiera, con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro) e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità.
Per l’Area Studi Mediobanca, nel mondo, sono 3,2 miliardi le tazzine bevute ogni giorno, con un valore stimato in crescita a 3,8 miliardi di tazzine entro il 2030. Un dato che non cala neppure nei mesi estivi: i caffè freddi infatti stanno guadagnando terreno, grazie al loro gusto, freschezza, convenienza e qualità. In termini di quote regionali, l’Asia Pacific è leader con l’83% del volume totale, seguita dal Nord America e dall’Europa, con rispettivamente il 10% e il 3%. I consumi sono aumentati in tutte le regioni dal 2012, stimolati dallo sviluppo di nuovi prodotti e dall’aumento dell’interesse per le scelte di bevande più sane.
Anche in Italia il consumo di caffè freddo è in aumento: in questo caso si punta su prodotti di qualità o legati a ricette locali della tradizione, come l’espresso con ghiaccio alla Salentina, o lo shakerato. La granita al caffè è più diffusa nel Sud Italia, mentre tipico della Costiera Amalfitana il “caffè granito”. Ci sono poi il “mezzo freddo” della Sicilia orientale, l’aromatizzato, fino al “caffè del nonno”, una crema fredda di espresso. .
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