Il Barolo rappresenta forse la più prestigiosa denominazione italiana ed è uno dei vini del Bel Paese enoico a vantare conclamate doti di longevità nel tempo. In Langa, però, sono poche le cantine capaci di proporre anche al vasto pubblico un archivio storico esauriente di questo grandissimo rosso: tra queste, un posto decisamente di rilievo lo occupa Fontanafredda, una cantina in grado anche di poter immettere sul mercato degli appassionati più curiosi bottiglie di Barolo, a partire addirittura dal 1958.
Le parole rilasciate a www.winenews.tv da Danilo Drocco - diplomato all’Istituto Tecnico Enologico di Alba ed enologo di Fontanafredda dal 1999 e artefice della Barbera “Briccotondo” 2006, entrata quest’anno nella “Top 100” di “Wine Spectator”, la “bibbia del vino” in grado di orientare il mercato nel mondo, per la sua invidiabile capacità di coniugare grande qualità ad un prezzo altamente competitivo - non solo raccontano della sua splendida esperienza attraverso bottiglie del lontano passato, ma alimentano la curiosità e il desiderio di conoscere più da vicino Barolo davvero strepitosi, come per esempio il mitico 1967.
L’azienda di Serralunga d’Alba è di proprietà della Banca Monte dei Paschi di Siena dal 1931, e conta oggi su 62 ettari situati nei comuni di Serralunga d’Alba, Barolo e Diano d’Alba, di cui 30 ettari a Nebbiolo da Barolo; molti di questi vigneti appartengono ai cru più rinomati come nel caso del Lazzarito (situato nel comune di Serralunga d’Alba) - otto ettari di vigneto quasi completamente di proprietà di Fontanafredda da oltre 40 anni - o della “Vigna La Rosa” situata nella sottozona “Fontanafredda” (sempre nel comune di Serralunga d’Alba) e un po’ l’emblema del top qualitativo della cantina di proprietà del Monte dei Paschi di Siena.
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