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DEBUTTO D’ECCELLENZA PER IL “DELIELLA 2000”: “TRE BICCHIERI” E “5 GRAPPOLI” PER IL NERO D’AVOLA DEL FEUDO PRINCIPI DI BUTERA DI GIANNI ZONIN

Un debutto d’eccellenza per il “Deliella 2000”, il Nero d’Avola in purezza prodotto nel Feudo Principi di Butera di Gianni Zonin: alla sua prima uscita si aggiudica una doppia vittoria, conquistando i “Tre Bicchieri” della Guida Gambero Rosso/Slow Food ed i “5 Grappoli” della Guida dell’Associazione Italiana Sommeliers. “Siamo veramente soddisfatti di questo risultato - spiega Gianni Zonin - che premia l’entusiasmo e la passione dell’enologo Franco Giacosa, il coordinatore del nostro staff tecnico, per il più grande vitigno autoctono della Sicilia, il Nero d’Avola.
Franco Giacosa, grazie alla sua lunghissima esperienza con questo vitigno, è riuscito a interpretarne al meglio le potenzialità: si tratta di un vitigno dove è necessaria una paziente attesa per far maturare al meglio questo grande vino. Non bisogna avere mai fretta se si vuole che esprima tutte le sue straordinarie caratteristiche. Ma è un successo - prosegue Zonin - che è giusto condividere con tutto il settore tecnico del Feudo Principi di Butera, a partire dal direttore dell’azienda Gaetano Maccarone. E’ anche grazie a lui, insieme ai responsabili viticoli e a tutti i nostri operai, che siamo riusciti a conseguire un così importante risultato”. Per Gianni Zonin, che con i suoi 1.800 ettari di vigneto è il più grande vignaiolo d’Italia, i riconoscimenti al Nero d’Avola Deliella rappresentano la migliore conferma che la scelta di investire in Sicilia è stata lungimirante e vincente. “Sono stato il primo non siciliano - evidenzia Zonin - ad investire ed a credere nella vitivinicoltura della Sicilia. Abbiamo cercato di imparare il meglio dai migliori vitivinicoltori locali, cercando di esaltare le peculiarità di questo straordinario territorio”. Ma il riconoscimento ottenuto dal “Deliella 2000” rappresenta per Gianni Zonin solo l’inizio per proseguire nella strada degli investimenti per una viticoltura di qualità nei più vocati territori del nostro Paese: “L’impegno che abbiamo profuso in Sicilia - conclude Zonin - è pari a quello che stiamo dedicando allo sviluppo di tutte le tenute della famiglia, un totale di 11 in sette regioni d’Italia, convinti che solo investendo nella qualità sarà possibile rimanere competitivi anche in futuro sul mercato mondiale ”.

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