Forza delle idee vincenti: che il vino al bicchiere abbia contribuito a tenere in piedi buona parte del consumo di vino fuori casa negli anni duri della crisi è un fatto. Che una delle aziende leader nel mondo che ha professionalizzato questa tendenza con le sue macchine sia l’italiana Enomatic, pure. E così capita anche che un sondaggio on line tra i lettori ribalti completamente la voce ufficiale di una rivista come l’inglese Decanter: Lorenzo Bencistà Falorni, patron di Enomatic, entrato in ultima posizione della “Power List” 2011 ufficiale, è quello che i lettori del sito (www.decanter.com) vorrebbero vedere al primo posto. Lo ha votato il 22% dei 2.500 che hanno risposto al sondaggio on-line, mettendolo davanti a Robert Parker (384 voti, 15% delle preferenze) e a tutti gli altri. Per i primi due della lista, Pierre Pringuet, ceo di Pernod Richard, e Eric de Rothschild, alla guida dell’impero enoico francese, si oscilla tra l’1 e il 2% dei voti. E sotto la “scure” degli enonauti cadono anche mostri sacri della comunicazione enoica mondiale, come Hugh Johnson (2%) e Serena Sutcliffe, che con solo 8 preferenze non arriva neanche all’1%. Certo, un sondaggio on line di poche ora non vale o non ha, probabilmente, la stessa forza comunicativa e l’autorevolezza della voce ufficiale di una rivista come “Decanter”. Ma anche il giudizio del pubblico ha il suo peso ...
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