DI SCENA A MILANO, DAL 22 al 26 NOVEMBRE, IL SIMEI E ENOVITIS, LA PIU’ IMPORTANTE RASSEGNA DI MACCHINE E TECNOLOGIE PER ENOLOGIA, IMBOTTIGLIAMENTO E VITICOLTURA, ORGANIZZATO DALL’UNIONE ITALIANA VINI, CHE QUEST'ANNO FESTEGGIA IL SUO 110 COMPLEANNO

L’Unione Italiana Vino, la “confindustria del vino”, associazione che raccoglie alcune tra le più grandi e importanti cantine italiane, compie 110 anni. E per festeggiare questo traguardo così prestigioso, in cui ha contribuito alla grande crescita qualitativa del made in Italy enologico, promuove una serata a Milano domani 21 novembre - rigorosamente su invito - all’insegna delle note e dei sapori. E, il 22 novembre, sempre l'importante organizzazione delle imprese enologiche, inaugura, l’edizione n. 21 di Simei (Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento), www.simei.it, e l’edizione n. 5 di Enovitis (Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura), www.enovitis.it, a Fiera Milano. Le due rassegne, volute e organizzate dall'Unione Italiana Vini, costituiscono l’unica mostra italiana di livello internazionale, tra le più importanti del mondo, dedicate all’intera filiera vitivinicola. Ospitano oltre 900 aziende su una superficie di 75.000 mq e sono previsti 50.000 operatori della filiera provenienti da oltre 100 Paesi.

IL punto - Simei e Enovitis, finestre
sul futuro del vigneto nel mondo
Simei e Enovitis presentano un quadro completo delle attrezzature, delle macchine e dei prodotti per la viticoltura: dalle barbatelle ai più moderni sistemi di trattamenti fitosanitari (atomizzatori, polverizzatori ...), dalle macchine per la lavorazione del vigneto (trattrici, estirpatori, fresatrici, zappatrici, defoliatrici, cimatrici ...) alle vendemmiatrici nei diversi modelli portati e semoventi (presenti tutti i principali costruttori del mondo).
Il Salone di Milano sarà, inoltre, una verifica diretta delle potenzialità, offerte dalla tecnologia, nella meccanizzazione del vigneto per favorire sempre più il contenimento dei costi produttivi. Un momento importante per la viticoltura mondiale, la flessione registrata a partire dal 1993 fino al 1996 (da 8 a 7,7 milioni di ettari vitati) sta recuperando molto lentamente, sono oltre 7, 92 milioni di ettari vitati secondo le previsioni Oiv (2004). L’Europa mantiene ancora la supremazia con il 59,7% della superficie vitata, ma si aprono nuovi orizzonti e l’Asia raggiunge il 21,5%, seguita dalle Americhe con l’11,9%, l’Africa con il 4,5% e l’Oceania con il 2,4%. In Europa le previsioni Oiv danno il primato alla Spagna con 1.198.000 di ettari vitati, seguita dalla Francia (884 mila/ha) e dall’Italia con 856 mila/ha. Interessanti le previsioni che vedono tra i Paesi emergenti, come sviluppo delle superfici vitate, la Turchia (590 mila/ha), la Cina (450 mila/ha) e gli USA (391 mila/ha), seguiti da Iran, Portogallo, Romania, Argentina, Cile e Australia (164 mila/ha). In una realtà in continuo e veloce mutamento, la tecnica viticola si impone come una delle strategie fondamentali per la sfida sul mercato globale.
Sempre più per qualificare una produzione che risulta in aumento, secondo le previsione Oiv (2004), che cresce da 260, 7 milioni di ettolitri nel 2002 a 294,6 nel 2004 e che vede in Francia, Italia e Spagna le prime nella classifica mondiale della produzione di vino, inseguite pericolosamente da Usa, Argentina, Australia e Cina.
Tutto questo è a Milano: appuntamento irrinunciabile, quindi, in un momento fatidico e decisivo, che mette in vetrina le più significative novità tra le macchine e i prodotti per il vigneto, che vede sempre più grande attenzione proprio da quei Paesi emergenti (Cina, India, Medio Oriente e Asia) di storia recente per riguardo lo sviluppo viticolo.