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TROPPO VINO IN CANTINA

Distillazione di crisi: Unione Italiana Vini (Uiv): “non con fondi da promozione e investimenti”

Il tema sul “Tavolo Vino” al Ministero dell’Agricoltura. “Dove serve si finanzi con fondi regionali. E non risolve problemi strutturali”
DISTILLAZIONE, UNIONE ITALIANA VINI, vino, Italia
Troppo vino nelle cantine italiane, si inizia a parlare di distillazione di crisi

Secondo l’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv), il dato a Marzo 2023 sulle giacenze di vino in Italia (60 milioni di ettolitri) è il più alto dell’ultimo quinquennio e rappresenta il 5,1% in più (+8,6% per le Dop) sul pari periodo 2022. In Italia nell’ultimo triennio gli stock in cantina sono aumentati dell’11% a fronte di produzioni stabili sul periodo; se il trend rimane attuale, complici le vendite in calo, si rischia di arrivare alla prossima vendemmia con il maggior carico di giacenze degli ultimi 20 anni. Da qualche parte, dunque, anche nel Belpaese, come anticipato da WineNews, al netto dei trionfalismi sulle esportazioni (cresciute in valore e non in quantità nel 2022, e partite a ribasso nel 2023), iniziano ad emergere difficoltà per smaltire le abbondanti scorte, e si inizia a parlare di “distillazione” come già avvenuto in Francia e Spagna (come già raccontato qui). E su questo, nel “Tavolo Vino”, convocato oggi al Ministero dell’Agricoltura, “per esaminare la situazione di mercato sulle possibili misure di intervento volte a fronteggiare la crisi del settore vitivinicolo”, la Unione Italiana Vini (Uiv) si dice “contraria alla distrazione, in favore della distillazione di crisi, di fondi già impegnati per la promozione e gli investimenti”.
Pur riconoscendo, ed avendo ampiamente previsto, il particolare momento di difficoltà per il settore, “l’Unione Italiana Vini (Uiv) ritiene che la misura tampone - spiega una nota - non possa penalizzare il settore drenando fondi strategici per la sua crescita. Qualora si rendesse necessaria in alcune aree del Paese, la misura della distillazione dovrebbe, invece, poter contare su fondi regionali stanziati ad hoc. In ogni caso, la distillazione risolve solo temporaneamente crepe strutturali già evidenziate sul sistema. Sarebbe opportuno approfittare del “Tavolo Vino” per affrontare con occhio critico dinamiche, come la sovrapproduzione, che generano distorsioni anche in termini di remunerazione della filiera”.

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